Un giovane brindisino, arrestato nei mesi scorsi per un altra rapina, individuato grazie alla comparazione delle impronte
Cinque anni fa un giovane allora poco più che maggiorenne aveva tentato una rapina insieme ad un suo complice , in una gioielleria nel centro di Manduria. Ma l’improvvisa ed inaspettata reazione del titolare vanificò l’intento dei due rapinatori che dopo una breve colluttazione con il negoziante si videro costretti a scappare via Gli immediati rilievi della Polizia Scientifica, riuscirono a recuperare un piccolo frammento di impronta digitale che fu non utile nell’immediato, per risalire all’identità dei due malviventi. Quella piccola traccia, custodita nelle banche dati delle Forze dell’Ordine, ha trovato riscontro a distanza di alcuni anni quando lo scorso ottobre il 23enne è stato arrestato per rapina dagli agenti della Questura di Brindisi. L’acquisizione completa dei suoi dati personali e soprattutto delle impronte digitali ha consentito di effettuare la comparazione con il frammento di impronta già custodito negli archivi digitali, accertando definitivamente le responsabilità del giovane in merito alla tentata rapina del 2011.