CONTROLLATI ANCHE NUMEROSI CIRCOLI RICREATIVI
E' di 6 arresti e 14 denunce in stato di libertà il bilancio delle attività degli equipaggi dell'Ufficio Prevenzione Generale e
Soccorso Pubblico e del Reparto Prevenzione Crimine effettuate negli ultimi giorni nell'ambito di mirati servzi di controllo del territorio
predisposti dal Sig, Questore di Taranto Dr. Enzo Giuseppe Mangini.
Particolare attenzione è stata riservata ai circoli ricreativi e agli esercizi frequentati abitualmente da soggetti pregiudicati
nonchè al rispetto delle norme del codice della strada, soprattutto con riferimento all'uso del casco e delle cinture di sicurezza.
Questa notte, gli Agenti della Sezione Volanti hanno tratto un giovane tarantino di anni 29, per porto d'arma clandestina, resistenza e violenza a
P.U. e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Intorno alle ore 3.00, giungevano alla Sala operativa segnalazioni di alcuni gestori di pubblici locali che lamentavano la presenza di sei giovani
che dopo aver consumato bevande alcoliche, mostrando una pistola, andavano via senza pagare.
Gli Agenti intercettavano in Viale Magna Grecia, a bordo di tre scooter, i giovani segnalati. Ne nasceva un inseguimento nel quale una moto, con a
bordo due giovani, cadeva rovinosamente per terra. I poliziotti, scesi immediatamente dall'auto di servizio riuscivano a raggiungere uno dei
fuggitivi ed a bloccarlo. Nei concitati momenti del fermo, il ragazzo, cercava di disfarsi di un revolver che aveva celato sotto il giubbotto, ma
veniva tempestivamente bloccato.
Il 29enne veniva, così, accompagnato negli Uffici della Questura per ulteriori accertamenti nel corso dei quali venivano recuperati indosso
al giovane 5 involucri termosaldati contenenti presumibilmente cocaina e la somma di 50 euro in banconote di vario taglio, probabile provento
dell'attività di spaccio.
Pertanto, dopo quanto accertato il giovane veniva tratto in arresto e, dopo le formalità rito, accompagnato presso la locale Casa
Circondariale.
Alcune ore prima, un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine nel corso di un posto di controllo in via Oberdan, intimava l'ALT a due giovani che
viaggiavano a bordo di uno scooter senza il previsto casco protettivo.
Il conducente della moto, al fine di eludere il controllo, accelerava improvvisamente riuscendo a dileguarsi tra le auto incolonnate nel traffico
cittadino.
Gli Agenti del R.C.P., coadiuvati da un equipaggio della Sezione Volante, si ponevano all'inseguimento dei fuggitivi riuscendo ad intercettarli,
alcuni minuti dopo, all'incrocio tra via Minniti e Via Dante. I due giovani, vedendosi orma "braccati", rallentavano la loro corsa dando
l'impressione di volersi fermare per poi ripartire improvvisamente, facendosi largo tra le auto, riuscendo così nuovamente a darsi alla
fuga. Nell'effettuare queste manovre, colpivano anche l'auto della Polizia.
I poliziotti, che nel corso dell'inseguimento, avevano annotato il modello e la targa dello scooter sul quale i due giovani erano scappati, si
portavano presso il domicilio del proprietario del mezzo.
Quest'ultimo, si presentava agli Agenti con indosso il pigiama, allo scopo evidente di far credere che si trovava in casa da tempo, e dichiarava
di non aver nulla a che fare con la vicenda. Successivamente, messo alle strette, ragazzo, poco più che ventenne, ammetteva quanto
addebitatogli, e, pertanto, insieme al suo amico riconosciuto in precedenza dagli Agenti, veniva deferito in stato di libertà per resistenza
a P.U.
Lo Scooter, uno Honda "Chiocciola", rinvenuto nel cortile di pertinenza dello stabile dove abita il giovane denunciato, veniva posto sotto
sequestro. Lo stesso presentava evidenti segni di vernice azzurra compatibile con quella delle auto della Polizia di Stato, tangibile segno delle
spericolate manovre dei due giovani denunciati.
Nel prosieguo delle indagini, veniva deferito in stato di libertà anche il padre del proprietario dello scooter, che fornendo false
dichiarazioni aveva inizialmente avallato la teoria del figlio.