SGOMINATO CLAN MALAVITOSO
Alle prime luci dell'alba gli Agenti della Squadra Mobile ,coordinata dalla DDA di Lecce nella persona del Sostituto Procuratore della Repubblica
dott. Alessio COCCIOLI, hanno dato esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 52 persone responsabili a vario titolo di
associazione a delinquere di stampo mafioso.
L'indagine ha avuto inizio verso la fine dell'anno 2012 a seguito della scarcerazione, dopo oltre venti anni, dei due noti esponenti della malavita
tarantina D'ORONZO e DE VITIS, entrambi condannati nel noto processo "Ellesponto" per il reato di cui all'art. 416 bis c.p..
Forte appariva difatti il rischio che gli stessi volessero ricostituire lo storico clan D'ORONZO/DE VITIS RICCIARDI che, negli anni '90,
imperversò a Taranto, in piena alleanza con il boss Antonio MODEO detto il "Messicano", in contrapposizione con i tre fratelli Gianfranco
Riccardo e Claudio MODEO; da cui scaturì una guerra di mala con oltre un centinaio di morti.
L'indagine svolta ha consentito di acclarare l'effettivo ricompattarsi del sodalizio criminoso D'ORONZO/DE VITIS che, rispettivamente, hanno
potuto contare su una nutrita schiera di sodali sostanzialmente riconducibili a persone dei rispettivi nuclei familiari; nonché
(relativamente al DE VITIS) a un distinto gruppo di sodali (in prevalenza di origini pugliesi e siciliane) dimoranti anche a Verona.
Si è accertato attraverso alcuni sequestri effettuati la disponibilità del gruppo criminale di armi sia su Taranto che su
Verona.
Forte è stato l'interesse dimostrato dalla compagine delinquenziale nel campo degli stupefacenti, tessendo in particolare una serie di
contatti tanto con elementi calabresi, sardi e veronesi.
E' stato documentata la consumazione da parte del gruppo criminale di numerose estorsioni, sia ai danni di imprese che operavano nel campo della
edilizia stradale che nei confronti di titolari di esercizi commerciali, cui i componenti del gruppo criminale si avvicinavano facendo valere il
proprio spessore mafioso.
Il duo D'ORONZO DE VITIS ha costituito un essenziale punto di riferimento per i vertici delle compagini delinquenziali presenti su Taranto, sia
quando intendevano avviare alcune attività illecite richiedendo il "placet" sia quando sorgevano particolari problematiche che potevano
essere risolte solo grazie ad un intervento carismatico come quello del D'ORONZO o del DE VITIS .
Il Nicola DE VITIS risulterà essere il mandante dell'omicidio consumato in data 29/05/2013 dai fratelli PASCALICCHIO ai danni del noto
pregiudicato SANTAGATO Antonio. Il DEVITIS tramite un suo fidato uomo BUZZACCHINO Cosimo fornirà ai due fratelli la pistola utilizzata per
l'omicidio.
L'indagine in corso ha consentito di acclarare la responsabilità in ordine agli autori di vari efferati delitti consumati in questo
capoluogo negli ultimi anni .
Tre soggetti sfuggiti alla cattura sono attivamente ricercati.
Per l'esecuzione delle ordinanze sono stati impiegati oltre 250 uomini tra personale della Polizia di Stato della Questura di Taranto e delle
Questure di Verona, Bergamo, Sassari, Matera, Bari, Lecce, Brindisi, Foggia, Napoli e Reggio Calabria. Sono intervenuti anche 24 equipaggi del
Reparto Prevenzione Crimine Puglia, due unità cinofile antidroga della Questura di Bari ed un elicottero del Reparto Volo di Bari.