L’orrenda vicenda delittuosa si è svolta tra ottobre 2009 e febbraio 2010 in un comune del versante nord-occidentale della provincia
A mezzogiorno di ieri gli agenti della Squadra Mobile hanno sottoposto agli arresti domiciliari una donna di 46 anni, in esecuzione al provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Taranto su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica. Dovrà rispondere di circonvenzione di persona incapace, violenza sessuale aggravata e continuata in danno di minorenne e sequestro di persona.
L'orrenda vicenda delittuosa si è svolta tra ottobre 2009 e febbraio 2010 in un comune del versante nord-occidentale della provincia ed ha visto vittima una ragazza di quattordici anni, di sistematici abusi sessuali perpetrati da un ultraottantenne: la giovanissima ha dovuto cedere a reiterati abusi sessuali da parte dell'anziano, completamente invaghito di lei, tanto da divenirne sempre più geloso e possessivo (in un caso la minorenne è stata anche costretta a restare chiusa in una stanza per alcuni minuti).
L'azione investigativa della Squadra Mobile ha portato a febbraio del 2010, alla collocazione della minorenne in una struttura protetta e nel successivo marzo all'arresto del violentatore che, in esecuzione di misura cautelare coercitiva è stato ristretto agli arresti domiciliari presso una casa di riposo per anziani.
I successivi approfondimenti investigativi hanno comprovato e documentato la veste criminale assunta dalla madre della vittima in tutta la vicenda, per aver indotto l'ultraottantenne a cederle continuamente ingenti somme di denaro, abusando dell'affetto e della passione nutriti dallo stesso verso la figlia; per non aver impedito la violenza sessuale e il sequestro di persona nonostante i reiterati richiami da parte degli organi assistenziali affinché vigilasse sulla giovane ed impedisse la frequentazione con l'anziano.