Passati al setaccio i territori dei comuni di Laterza e Ginosa
Negli ultimi due giorni, ben 52 equipaggi della Polizia di Stato della Questura e del Reparto Prevenzione Crimine di Bari e di Lecce si sono alternati nei territori di Laterza (TA) e di Ginosa (TA), in collaborazione con i Militari dell'Arma dei Carabinieri delle Compagnie competenti per territorio e dei Comandi di Polizia Municipale delle due cittadine.
L'obiettivo primario di una così vasta operazione di prevenzione, che ha previsto anche l'impiego di unità cinofile e di un elicottero del IX reparto Volo di Bari, è stata finalizzata a rafforzare nei cittadini il senso di sicurezza, ed al ripristino della legalità, dove questa eventualmente fosse stata violata, con particolare riguardo all'accertamento dell'avvio al lavoro di manodopera di cittadini stranieri non in regola, presso aziende agricole e masserie che insistono nelle zone rurali dei comuni di Laterza e Ginosa.
Le minuziose verifiche effettuate dagli Agenti all'interno delle nove aziende agricole controllate, hanno consentito di accertare e contestare ai titolari delle medesime, numerose violazioni alla normativa vigente, relativamente all'impiego illegale di cittadini stranieri. Infatti, nel corso delle ispezioni sono state in tutto 13 le persone di diverse nazionalità (tunisini, marocchini, indiani e rumeni) sorprese a lavorare nei campi e nelle stalle, prive di regolare contratto di lavoro e non in regola con le norme sul soggiorno. Un cittadino tunisino è stato denunciato per rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale. L'uomo è stato poi compiutamente identificato negli Uffici della Questura.
Numerosi cittadini extracomunitari e comunitari sono stati identificati nell'ambito dell'operazione e per 14 di essi è stato adottato il provvedimento di espulsione, mediante accompagnamento alle frontiere aeree e marittime.
Per due titolari di aziende agricole, al termine degli accertamenti amministrativi, è scattato il deferimento all'Autorità Giudiziaria competente e all'Ufficio Provinciale del Lavoro, per le irregolarità rilevate.
L'attività ha previsto attenti controlli a veicoli e persone, verifiche a sale gioco e sale scommesse, a pubblici esercizi, specie se in possesso di videogiochi, nonché a circoli ricreativi.
La fitta rete dei controlli amministrativi ha interessato anche autofficine, autosaloni ed esercizi pubblici con annessi "internet Point", volti all'accertamento del possesso delle relative autorizzazioni e del regolare svolgimento degli esercizi.
A tal proposito sono state effettuate 22 verifiche amministrative presso altrettante strutture ricettive. Al titolare di un internet point di Laterza, sono state contestate sanzioni amministrative per l'assenza del registro di carico delle operazioni, mentre, per la non idoneità dei locali adibiti a tale scopo, è stata avanzata la proposta di revoca delle autorizzazioni. Le sanzioni sono scattate anche per due gestori di circoli ricreativi perché hanno consentito l'accesso nei locali a persone non annoverate nel registro dei soci.
Le contravvenzioni elevate ai sensi della normativa vigente ammontano a circa 10mila euro.
Infine, sono state previste capillari verifiche nei confronti dei soggetti sottoposti a misure di sicurezza e di prevenzione e nei confronti di quanti usufruiscono di benefici processuali o penitenziari, nonché di pregiudicati ritenuti capaci del compimento di progetti delittuosi.
Le persone identificate nel corso dei servizi e dei numerosi posti di controllo istituiti lungo le principali arterie che adducono ad entrambe le cittadine, sono state complessivamente 421; le autovetture controllate 75, i ciclomotori sottoposti a verifica 33; due autovetture e 5 ciclomotori sono finiti sotto sequestro amministrativo; le contravvenzioni elevate ai sensi del C.d.S. sono state 35 (gran parte delle quali per l'omesso utilizzo delle cinture di sicurezza e del casco protettivo) ed hanno comportato il ritiro di due patenti di guida e di tre carte di circolazione.