La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP di Taranto, nei confronti di un soggetto ritenuto presunto responsabile del reato di atti persecutori verso l’ex moglie.
In particolare, l’ordinanza è il risultato di un’attenta e vigile attività, coordinata dalla Procura della Repubblica di Taranto, di controllo del territorio che, seguita dagli opportuni risvolti investigativi, ha condotto all’emissione del provvedimento giudiziale.
Sarebbero numerosi gli episodi (attestati anche dai Carabinieri di Manduria) in cui lo stesso avrebbe reiterato minacce di morte nei confronti dell’ex moglie, anche prendendo a calci la porta di casa oppure intimorendo uno dei figli.
Il provvedimento è stato eseguito dai poliziotti del Commissariato di Manduria all’atto delle dimissioni dall’Ospedale Moscati al termine delle cure previste per il TSO cui il soggetto era stato sottoposto a seguito di continui atteggiamenti di intemperanza dimostrati nel centro cittadino di Manduria e che avevano ingenerato timore tra i residenti ed i commercianti.
Dal momento della scarcerazione dalla detenzione domiciliare avvenuta lo scorso febbraio, l’indagato si sarebbe responsabile di svariati reati quali resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, rapina in fanno di un tabaccaio, lesioni personali nei confronti di un passante e minacce di morte nei confronti di almeno tre persone.
Il Questore di Taranto Massimo Gambino aveva anche emesso nei suoi confronti il provvedimento dell’avviso orale, oltre che il preavviso del procedimento amministrativo finalizzato all’adozione del Dacur.
La consueta attenzione che la Procura della Repubblica di Taranto riserva a fattispecie di reato come quelle descritte, coniugate ad atteggiamenti oltremodo violenti dell'indagato, si ritiene che consenta un miglior vivere civile nella cittadina salentina.