Il personale del Commissariato di Grottaglie ha arrestato in flagranza un 38enne presunto responsabile del reato di atti persecutori.
L’uomo non aveva accettato la fine della relazione con l’ex compagna, con la quale aveva avuto una bambina, di cui però non si era mai occupato, nemmeno dal punto di vista economico.
Con il pretesto di vedere la figlia, l’uomo ha contattato insistentemente la donna attraverso telefonate e messaggi, ponendo in essere nei suoi confronti atti di violenza fisica e morale, tanto da ingenerare nella stessa uno stato di agitazione e paura.
Dopo l’ennesimo episodio, nel quale l’ex compagno si era recato sotto casa della donna e l’aveva minacciata di morte al telefono, la vittima ha deciso di chiedere aiuto alla Polizia di Stato.
Gli uomini del Commissariato di Grottaglie intervenuti sul posto, dopo aver tranquillizzato la signora, in forte stato di agitazione e vista la gravità delle azioni e delle minacce subite, l’hanno convinta a sporgere denuncia/querela di quanto occorso.
A seguito della denuncia, i poliziotti della Squadra Investigativa del Commissariato hanno organizzato diversi servizi di appostamento nei pressi dell’abitazione della donna per monitorare il comportamento dell’uomo.
Ed è proprio durante l’espletamento dei predetti servizi che l’uomo è stato bloccato dagli agenti dopo che si era recato per l’ennesima volta sotto casa dell’ex compagna ed averla minacciata.
Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria competente per la convalida, l’uomo è stato arrestato per il presunto reato di atti persecutori e posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione con braccialetto elettronico.