Da qualche mese erano diverse le segnalazioni di furti, soprattutto nelle abitazioni isolate nell’agro del Comune di Martina Franca.
Nel corso di mirati servizi di controllo volti al contrasto di questi episodi delittuosi organizzati dal personale del Commissariato di Martina Franca, gli investigatori hanno accertato, anche attraverso l’analisi delle immagini dei sistemi di video sorveglianza presenti nelle zone teatro dei furti, la costante presenza sul luogo dei furti di una FIAT DOBLO’ di colore celeste.
Proprio quell’auto è stata intercettata con due uomini a bordo in una strada di campagna proprio da un equipaggio del Commissariato che in quel frangente sorvegliava la zona.
Seguendo il mezzo a debita distanza gli agenti hanno notato che uno dei due occupanti sceso dal Doblò, si è avvicinato con circospezione ad alcune abitazioni presenti lungo l’isolata strada di campagna, con il chiaro intento di accertarsi se queste fossero al momento disabitate.
I “sopralluoghi” di quest’ultimi sono durati circa un’ora fino a quando l’auto ha svoltato in una stradina poderale, fermandosi davanti al cancello di una villetta.
I due occupanti dell’auto sono scesi e, dopo aver forzato la serratura del cancello, sono entrati all’interno del giardino prelevando due grossi “capasoni” per poi caricarli nel bagagliaio dell’auto.
I poliziotti, che monitoravano le loro azioni, hanno bloccato i due quando erano già saliti sull’auto pronti per allontanarsi dal posto.
Messi davanti all’evidenza dei fatti, i due – padre e figlio come poi accertato – non hanno potuto che ammettere le loro responsabilità sul furto in quella villetta.
Padre e figlio, rispettivamente di 60 e 32 anni, entrambi con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, sono stati accompagnati negli uffici del Commissariato ed arrestati perché ritenuti presunti responsabili di furto in abitazione.
Trasmessi gli atti al Procuratore della Repubblica per la convalida degli arresti, il G.I.P. di Taranto, oltre a convalidare gli arresti, ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari da scontare presso le rispettive abitazioni di residenza.
Tutti gli oggetti asportati dalla villetta sono stati restituiti ai legittimi proprietari.