Il personale dei Falchi della Squadra Mobile ha arrestato un pregiudicato tarantino di 32 anni ritenuto responsabile di tentato omicidio, minaccia, resistenza a Pubblico Ufficiale e porto illegale di arma clandestina.
Intorno alle ore 13,00 dello scorso martedì, i poliziotti, impegnati nei consueti servizi antidroga, sono stati allertati dai colleghi della Sala Operativa per un conflitto a fuoco avvenuto sulla Strada Statale 172, tra il quartiere Paolo VI e il rione Tamburi.
La segnalazione riferiva che l'uomo coinvolto nell'episodio si era allontanato a piedi verso via Galeso, probabilmente armato di pistola.
I Falchi si sono diretti verso la zona indicata ed hanno notato, all’altezza della Centrale del latte, un'utilitaria parcheggiata in una piazzola di sosta ed un giovane che parlava in maniera nervosa con il conducente di un carro attrezzi.
Insospettiti dallo strano atteggiamento e avendo riconosciuto il giovane con a carico già precedenti penali, hanno deciso di effettuare un controllo.
L'uomo, alla vista dei poliziotti, si è dato alla fuga, mettendosi la mano sul fianco sinistro, come a voler tenere un qualcosa che custodiva all’interno della cintola dei pantaloni.
Nella fuga, nonostante i ripetuti inviti dei poliziotti a fermarsi, il giovane pregiudicato ha estratto una pistola dai pantaloni puntandola contro uno degli agenti.
Il pregiudicato, sempre intenzionato alla fuga pur con la presenza dei poliziotti che lo accerchiavano, ha continuato la sua corsa, lanciando l’arma all’interno di un’area recintata.
L’inseguimento a piedi è durato poche centinaia di metri quando gli agenti sono riusciti a raggiungerlo e con non poche difficoltà a bloccarlo.
Il 32enne è stato così accompagnato negli Uffici della Questura e, trasmessi gli atti all'Autorità Giudiziaria competente per la convalida, è stato tratto in arresto e accompagnato presso la locale Casa Circondariale.
La pistola, una semiautomatica cal.38 completa di caricatore con nove proiettili dello stesso calibro, è stata recuperata dai poliziotti in un area recitata e posta sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente