La continua attività investigativa volta alla ricerca di armi in uso alla malavita locale, ha permesso ai Falchi della Squadra Mobile di avanzare fondati sospetti nei confronti di un giovane tarantino di 30 anni, esperto nel modificare artigianalmente armi giocattolo in veri e propri strumenti di offesa.
I poliziotti, dopo aver individuato con una meticolosa attività d’indagine la nuova residenza del giovane, hanno deciso d’intervenire, procedendo ad una perquisizione nell’appartamento per avere conferma di quanto sospettato.
Il successivo controllo ha permesso di recuperare in una stanza adibita a laboratorio meccanico, poggiata su un tavolo, una pistola di colore nero, modello 315 auto, a salve modificata nella canna in cal. 6,35, completa di due caricatori uno dei quali recante cinque colpi inesplosi marca L.G dello stesso calibro.
Ben nascosta all’interno di un apparecchio elettrico per la riparazione di schermi smartphone, i poliziotti hanno recuperato un’arma corta a funzionamento semiautomatico, di colore nero con guanciole in legno, marca BRUNI modello 92, modificata a calibro 7,65, nonché clandestina, completa di un caricatore di colore nero e di 4 colpi calibro 7,65, marca LG modificate nell’ogiva rendendola espansiva, oltre a due arnesi adatti a punzonare le matricole delle armi.
Al termine dell’operazione il 30enne è stato accompagnato negli Uffici della Questura per tutti gli adempimenti del caso.
Trasmessi gli atti all'Autorità Giudiziaria competente per la convalida, l’uomo è stato tratto in arresto per detenzione di armi clandestine e relativo munizionamento.