Il personale della Squadra Mobile, ieri mattina ha eseguito un’ordinanza dell’Autorità Giudiziaria che ha disposto nei confronti di un pregiudicato tarantino di 32 anni, la cessazione immediata degli arresti domiciliari ed il ripristino del regime carcerario per la sua pena residua.
I poliziotti si sono così recati presso un fruttivendolo sito in corso Italia dove il 32enne era autorizzato a spostarsi per lavoro.
Il titolare del negozio, un tarantino di 25 anni, alla richiesta degli agenti ha chiamato a gran voce il dipendente che alcuni istanti dopo è uscito dal bagno in compagnia di un altro uomo, anch’egli pregiudicato di 45 anni, già noto alle forze di Polizia per i suoi precedenti penali in materia di spaccio.
Il loro atteggiamento estremamente nervoso e la strana coincidenza di averli visti uscire insieme dal bagno, ha insospettito ulteriormente gli agenti della Mobile che hanno bloccato i due e perquisito il bagno, recuperando nel cestino dei rifiuti, un sacchetto di cellophane trasparente con della polvere bianca, poi accertato essere cocaina per un peso di circa 200 grammi.
Nel corso dell’operazione di polizia, l’amico del 32enne pregiudicato, con una mossa fulminea è riuscito a uscire dal negozio e darsela a gambe.
Nonostante un lungo inseguimento dei poliziotti, il 45enne giunto in via Salento nei pressi della sua residenza, è riuscito a far perdere le sue tracce.
Nel prosieguo dell’operazione antidroga, gli agenti hanno prima perquisito l’abitazione del fuggitivo recuperando 2.600 euro in contanti e poi, dopo aver recuperato le chiavi, hanno ispezionato la sua autovettura, un’AUDI Q3 che era ancora parcheggiata davanti al negozio di frutta.
All’interno dell’auto, nel cruscotto, sono stati ritrovati altre banconote per complessivi 1.000 euro e quattro telefoni cellulari.
A conclusione dell’attività di polizia il 32enne ricercato ed il 25enne titolare del negozio di frutta sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
La droga, il denaro recuperato, ritenuto provento di attività di spaccio, i telefoni cellulari e l’auto sono stati posti sotto sequestro e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il pregiudicato che si era sottratto al controllo è ancora attivamente ricercato.