Il furto dell'autobus della linea 25 dell' azienda Amat di Taranto, avvenuto nella mattina del 18 agosto scorso, aveva lasciato non pochi dubbi sulle reali motivazioni dell'autore ed il timore che potesse avere sviluppi ulteriori ed essere accompagnato da analoghi inquietanti episodi.
Il bus, com'è noto, era stato rubato al capolinea di via Consiglio nei pressi del centro commerciale "Porte dello Ionio" per essere poi ritrovato, dai poliziotti della Squadra Volante, dopo circa un ora, con il motore spento, le porte aperte e il pneumatico posteriore destro sgonfio, nella zona di San Vito , nei pressi di Lido Bruno.
Si imponeva , quindi, la necessità di individuare, nei tempi più brevi, il responsabile del fatto anche per dare risposta ai tanti perché che l'episodio aveva sollevato.
Le indagini avviate con solerzia dagli stessi operatori della Volante , in collaborazione con i colleghi della Squadra Mobile, hanno portato, nella giornata di ieri, a deferire all'autorità giudiziaria un cittadino olandese di origini colombiane, di 25 anni, che, da qualche tempo, veniva visto vagare per le vie del capoluogo, senza una fissa dimora.
I riscontri conseguenti all'accurata visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza e la conseguente , meticolosa ricostruzione dei movimenti del malvivente , hanno prodotto, in breve tempo, il risultato sperato.
Convinti di essere sulle giuste tracce del responsabile del furto, il quale, peraltro, corrispondeva alla stessa persona che l'11 agosto scorso era già stata denunciata per atti osceni e resistenza a Pubblico Ufficiale, gli investigatori sono riusciti, infine, ad acquisire prove concrete ed inequivocabili della sua colpevolezza.
Da quel momento, sono stati monitorati i luoghi da lui frequentati abitualmente e, tra questi, in particolare, la passeggiata pedonale del Lungomare di Corso Vittorio Emanuele III. In effetti, i successivi appostamenti hanno fornito la certezza della presenza dell'uomo in quella zona. Poliziotti a bordo delle bici in dotazione al Commissariato Borgo, lo hanno sorpreso, sdraiato sulle panchine della passeggiata pedonale con gli stessi gli abiti indossati il giorno del furto, come risultava dalle immagini del circuito di video sorveglianza dell’autobus.
Un iniziale tentativo di fuga è stato prontamente ed abilmente vanificato dagli operatori del Commissariato Sezionale.
Il cittadino olandese, gravato da precedenti specifici per furto, è stato prima perquisito e poi accompagnato in Questura per gli ulteriori accertamenti.
Al termine delle attività di polizia giudiziaria, condotte anche con l'ausilio di personale dell'Ufficio Immigrazione, oltre alla denuncia in stato di libertà per furto aggravato e interruzione di pubblico servizio, al giovane è stato notificato l' allontanamento per motivi imperativi di pubblica sicurezza dal territorio nazionale, ai sensi dell'art. 20 del decreto legislativo n. 30/2007, previsto per quei soggetti la cui permanenza in Italia è incompatibile per la civile e sicura convivenza.
In ragione del citato provvedimento il giovane olandese non potrà fare rientro in Italia per un periodo di 5 anni.