Il personale del Commissariato di Martina Franca ha posto fine ad una inquietante vicenda che ha visto coinvolta la proprietaria di un casolare fatiscente al cui interno erano letteralmente ingabbiati alcuni cani abbandonati e denutriti.
Le indagini hanno avuto inizio alcuni mesi fa, quando alcuni vicini ed un’associazione animalista avevano segnalato lo stato di assoluta incuria e degrado del casolare di campagna con annessa pineta, adibito di fatto ad una discarica di rifiuti vari e ad improbabile canile.
Lo scenario dinanzi al quale si sono imbattuti i poliziotti del Commissariato quando sono giunti sul posto è stato davvero raccapricciante: il casolare, distante circa 7 km dal centro abitato, composto da una fitta pineta ed una villetta, era in totale stato di abbandono, invaso da cumuli di rifiuti accatastati ovunque e da una notevole quantità di escrementi di animali. Degli otto cani meticci ritrovati, di taglia media e tutti privi del previsto microchip, due erano reclusi in altrettanti angusti recinti nel giardino, mentre gli altri sei erano all'interno dell’appartamento sito al piano superiore dell'immobile .
Nei vani dell'abitazione, anche questa in condizioni igienico sanitarie precarie, sono stati rinvenuti anche due cuccioli di circa 20 gg ed un altro morto probabilmente qualche giorno addietro.
Gli operatori, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto D.ssa Marzia CASTIGLIA ed in collaborazione del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinario e Igiene e Salute dell’ ASL di Taranto, hanno provveduto al prelevamento degli animali che sono stati affidati al canile comunale, previa microchippatura e somministrazione di vaccini, restituendo a loro una vita decisamente più dignitosa rispetto alla deprecabile condizione cui erano stati costretti.
La donna, una 57enne del posto è stata denunciata per il reato di maltrattamento di animali.