Il personale delle Volanti è intervenuto in un appartamento del centro cittadino dove era stata segnalata una furibonda lite familiare.
Entrati nello stabile e saliti al piano indicato, i poliziotti hanno trovato la porta d’ingresso aperta incrociando un uomo in evidente stato di agitazione, che inizialmente si è mostrato poco collaborativo cercando di impedire l’ingresso in casa.
Mentre i poliziotti erano impegnati a capire la dinamica della vicenda, una donna, risultata poi essere la moglie dell’uomo incontrato sull’uscio di casa, in preda ad un improvviso raptus, ha cercato di lanciarsi dalla finestra.
Tentativo per fortuna reso vano dalla prontezza degli agenti che sono riusciti ad afferrarla per le gambe quando ormai tutto il tronco era già proiettato nel vuoto.
Dopo aver riportato la calma e, con il supporto dei sanitari del 118, i poliziotti, ascoltando le parti hanno cercato di assumere più informazioni possibili sull’accaduto, con l’intento di delineare i motivi del violento litigio familiare.
Dalle dichiarazioni della moglie e dei figli presenti, è emersa la loro condizione di estremo disagio dovuta ai continui maltrattamenti familiari del capofamiglia che per anni con il suo atteggiamento aggressivo e dominante aveva instaurato in casa un clima di vero e proprio terrore.
Come poi accertato nella denuncia della donna, frequenti sono stati anche i maltrattamenti nei suoi confronti, accompagnati spesso da aggressioni fisiche e percosse. Non ultima la lite sedata con l’intervento dei poliziotti, durante la quale l’uomo ha aggredito la consorte armato di un coltello da cucina.
Vessazioni e violenze durate per anni e mai denunciate per paura di ulteriori ritorsioni.
Al termine delle indagini, l’uomo, un tarantino di 60 anni è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia e nei suoi confronti è stato emesso anche un provvedimento di allontanamento urgente dalla casa familiare ed il divieto ad avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie.