Il personale delle Volanti, nel corso dei consueti servizi di controllo del territorio, ha notato in città vecchia, tra via Cava e Via Garibaldi, un frenetico andirivieni di giovani tossicodipendenti.
I poliziotti, presumendo di aver scoperto una “piazza di spaccio”, hanno deciso di inoltrarsi a piedi tra i vicoli del Borgo Antico. Tre giovani pregiudicati, mostrando agitazione nell’incrociare i poliziotti, hanno iniziato a gridare a gran voce, come se volessero avvertire qualcuno circa la presenza della Polizia di Stato.
Tra di loro, gli agenti hanno fermato e controllato il più esagitato che ha immediatamente fornito delle dichiarazioni poco credibili circa la presenza in quei luoghi.
Insospettiti, i poliziotti si sono addentrati in un vicolo cieco ed hanno scoperto, nascosta nella rientranza di un stabile, una porta di ferro semichiusa che presentava un piccolo sportellino all’altezza del viso.
Entrati nel locale, grande qualche metro quadrato, gli agenti ispezionando i luoghi e trovando un televisore che seppur spento era ancora “caldo”, hanno avuto la netta impressione che fosse stato abbandonato in tutta fretta.
Tra i rifiuti, le numerose siringhe ancora sporche di sangue ed i tanti indumenti sparpagliati su un letto, i poliziotti hanno recuperato due ovuli di cellophane bianco con all’interno circa 50 grammi di cocaina pura.
Dopo il ritrovamento della droga, al fine di indentificare la persona che viveva in quella stanza e che di conseguenza aveva nella disponibilità la cocaina recuperata, sono stati effettuati mirati sopralluoghi, sorprendendo solo a prima mattina all’interno del locale, proprio la persona che era stata fermato nel corso della notte.
Quest’ultimo, un 47enne pluripregiudicato di origini campane, ha prima dato l’impressione di voler assecondare l’operato dei poliziotti, ma appena uscito per strada ha cercato di darsi alla fuga nei vicoli di città vecchia ed è stato bloccato dopo un breve inseguimento.
Nonostante il suo atteggiamento a dir poco collaborativo, il fermato è stato accompagnato negli uffici della Questura e, dopo le formalità di rito, anche queste rese difficili dai suoi comportamenti, è stato tratto in arresto.