Gli agenti della sezione “Falchi” della locale Squadra Mobile hanno tratto in arresto due cittadini albanesi rispettivamente di 24 e 21 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e sequestrato sei chilogrammi di eroina.
Da alcuni giorni i poliziotti avevano istituito mirati servizi di controllo del territorio al quartiere Tamburi, perchè era stata segnalata la presenza di alcune persone che giravamo presumibilmente armate.
Mentre i “Falchi” perlustravano le zone interessate hanno notato due auto, una Ford Mondeo e una Peugeot 206 che a velocita sostenuta con la classica “andatura a staffetta” entravano nel quartiere tenuto sotto controllo.
Sin da subito i polizotti, avendo ampia conoscenza della zona, hanno intuito che le due auto notate in precedenza erano difficilmente riconducibili ai residenti del quartiere e pertanto hanno deciso di controllarle a distanza.
Quanto i due veicoli si sono fermati uno di fianco all’altro i poliziotti per approfondire la questione hanno deciso di intervenire.
Il conducente della Ford Mondeo che era già sceso dall’abitacolo è stato immediatamente bloccato mentre l’uomo a bordo della Peugeot ha cercato , passando sul sedile del passeggero, di nascondere una busta di plastica sotto la sua auto. Il suo tentativo di occultare il grosso involucro non è passato inosservato agli altri poliziotti che lo hanno immediatamente fermato recuperando la busta con all’interno 12 panetti di eroina racchiusi con del nastro adesivo marrone per un peso complessivo di poco più di sei chilogrammi.
I due fermati entrambi cittadini albanesi, uno dei quali con specifici precedenti penali per traffico di droga, entrambi residenti nella provincia barese , sono stati accompagnati negli uffici della Questura e dopo le formalità di rito sono stati tratti in arresto .
Le due auto, la sostanza stupefacente recuperata e 895 euro in contanti trovati in possesso di uno dei due arrestati sono stati posti sotto sequestro.
“L’ingente quantitativo di sostanza stupefacente appena sequestrata” - sottolinea il Questore di Taranto dr. Giuseppe Bellassai – “testimonia quanto il capoluogo jonico sia diventato un importante crocevia nel traffico di droga e conferma, altresi', che i gruppi criminali della città per i quali esso è divenuto fonte primaria di guadagni, hanno instaurato collegamenti sempre più solidi con fornitori di altre province ma anche con appartenenti a sodalizi criminali collegati, a vario titolo, a soggetti di nazionalità straniera. I risultati ottenuti nell’attività di contrasto al fenomeno, non ultimo il sequestro di ieri, sono la riprova di un mercato tristemente fiorente ed interrogano sulla ampia diffusione dell'uso di droghe pesanti sul nostro territorio. Per questo riteniamo il tema della lotta ai trafficanti ma anche quello agli spacciatori al minuto prioritario ed intendiamo assicurare sempre più, per questo , la nostra continua e costante presenza sul territorio “