Nel pomeriggio dello scorso sabato, i Falchi della Squadra Mobile, nel corso dei servizi disposti dal sig. Questore di Taranto, dr. Stanislao Schimera, finalizzati alla prevenzione del traffico di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto tre tarantini per il reato di spaccio di sostanza stupefacente.
Già da qualche tempo, i poliziotti tenevano sotto controllo gli stabili di via Morrone e di via Trieste per le numerose segnalazioni di continua affluenza di soggetti dediti all’assunzione di sostanze stupefacenti.
Durante i ripetuti servizi di appostamento, gli operanti hanno potuto constatare che la fiorente attività di spaccio veniva svolta in modo continuativo durante tutte le ore della giornata senza alcun tipo di interruzione ad opera di tre soggetti.
Anzi, al fine di on destare sospetti, l’attività di spaccio veniva svolta periodicamente in entrambi gli stabili sotto sorveglianza.
L’abitazione di via Morrone era posta al primo piano dello stabile, protetta da un sistema di videosorveglianza. Una microtelecamera era celata all’interno del montante della finestra del pianerottolo della scala d’accesso al palazzo mentre l’altra era murata sopra la porta d’ingresso dell’abitazione.
Inoltre, l’appartamento era protetto da una porta blindata preceduta da una seconda porta cancello, utilizzata per tutelare l’attività di spaccio: si impediva così il contatto diretto tra il venditore e l’acquirente.
Così, sabato sera, la squadra dei Falchi ha deciso di intervenire e di procedere ad un’irruzione nell’appartamento per effettuare una perquisizione domiciliare.
All’interno dell’appartamento, i Falchi hanno immediatamente bloccato i tre soggetti segnalati.
Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, il personale ha rinvenuto, su una mensola del corridoio, 45 dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, già confezionate e pronte per la vendita, per un peso complessivo di circa 15 grammi.
All’interno di un cofanetto in plastica, è stata rinvenuta la somma contante di 240,00 euro suddivisa in banconote di vario taglio, che è stata sequestrata in quanto probabile provento dell’illecita attività.
Dopo le formalità di rito, i tre soggetti sono stati arrestati ed associati presso la Casa Circondariale di Taranto.