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Si spacciava dipendente ILVA promettendo posti di lavoro. Arrestato dalla Polizia di Stato.

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circa 5.000 euro l'ammontare delle ricariche post pay indebitamente ricevute

Ieri mattina la Squadra Mobile ha eseguito una misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un  42enne residente nella provincia Jonica.

Il provvedimento è scaturito al termine delle indagini che hanno permesso di accertare che il 42enne, ex dipendente Ilva, è riuscito a contattare alcune donne conosciute su un social network e presentandosi come un dipendente dell’azienda siderurgica ha millantato conoscenze nei vertici dell’azienda, promettendo  l’assunzione con contratto a tempo indeterminato.

Dopo i primi contatti, il truffatore ha preteso inizialmente piccole somme di denaro da caricare su una carta Postepay, per lo svolgimento di fantomatici corsi di formazione.

Con il passar del tempo, presentandosi al telefono come un alto dirigente dell’Ilva, è arrivato persino a minacciare le sue vittime facendo presagire eventuali ritorsioni legali in caso di mancato versamento delle somme richieste.

L’ultima vittima in ordine di tempo, però, dopo il primo versamento di 50 euro per una fantomatica assunzione in una grande azienda dell’indotto, ha intuito il tenore delle richieste e si è insospettita informando gli organi di Polizia.

L’indagato come accertato nel corso delle indagini ricevendo ricariche sulla sua postepay, si è appropriato indebitamente di circa 5.000 euro.


25/10/2018

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