Nella serata di giovedì 13 maggio, alle ore 19.30 circa, personale della Squadra Volante interveniva presso il bar ROSSO 27 in quanto un avventore segnalava di aver avuto una lite con un altro cliente. Durante il tragitto, gli operatori notavano, nei pressi del menzionato locale, una coppia di ragazzi con andatura barcollante e procedevano pertanto al controllo degli stessi. Insofferenti al controllo, i due soggetti si rifiutavano di fornire le proprie generalità e, alla vista del richiedente l’intervento, il quale scendeva da un taxi e si avvicinava, la coppia dava in escandescenza. In particolare, l’uomo spintonava con violenza gli operatori in quanto cercava un confronto diretto con il richiedente. Per tali motivi, la volante, al fine di fermare l’uomo ed impedire la colluttazione con il richiedente, lo bloccava all’angolo tra piazza Garibaldi e via L. Mallero Cadorna. Da subito, il soggetto opponeva resistenza con calci e pugni, sputando all’indirizzo degli agenti e proferendo minacce e frasi ingiuriose.
Nonostante i ripetuti tentativi volti a calmarlo, l’uomo manteneva una condotta estremamente violenta ed aggressiva, al punto da costringere gli operatori ad utilizzare dapprima lo spray anti aggressione Oleoresin Capsicum e, successivamente, le manette di sicurezza. Date le circostanze, giungevano sul posto altre pattuglie in ausilio e personale del 118. Inoltre, mentre gli agenti contenevano l’uomo in attesa degli altri equipaggi, la donna si scagliava contro un operatore e lo aggrediva, provocandogli lesioni giudicate guaribili in giorni sette. I due soggetti continuavano a cercare lo scontro fisico e, nonostante un primo tentativo di sedazione somministrato all’uomo dal personale medico giunto sul posto, non desistevano, sputando alle persone nelle immediate vicinanze e tentando di mordere chi si trovava con le mani vicino al viso. Per tali ragioni venivano dichiarati in stato di arresto per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, nonché denunciati a piede libero per rifiuto di fornire le generalità, lesioni e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
Infatti, dalla perquisizione effettuata alla ragazza, si rinveniva un coltello a serramanico lungo 21. 5 cm all’interno della borsetta. All’interno delle celle di sicurezza, l’uomo alternava comportamenti contenuti a condotte violente, aggressive ed autolesionistiche, che richiedevano l’intervento ripetuto di personale medico.
I due giovani, rispettivamente di 38 e 30 anni, entrambi pregiudicati, venivano tratti in arresto e accompagnati al domicilio per essere sottoposti alla misura degli arresti domiciliari disposta dalla competente A.G.
Sondrio, 14 maggio 2021