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GIOVANNI PALATUCCI GIUSTO FRA LE NAZIONI

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GIOVANNI PALATUCCI

Venerdì 12 febbraio, alle ore 11.00, presso la Questura di Sondrio si terrà la cerimonia in memoria di Giovanni Palatucci,  riconosciuto servo di Dio dalla Chiesa cattolica e Giusto fra le nazioni dallo Stato di Israele. In vista della ricorrenza dell’anniversario della sua morte, verrà predisposto il posizionamento di una stele in “serpentino” con incisione commemorativa nell’aiuola antistante l’ingresso principale della Questura, con piantumazione sul lato destro di un agrifoglio screziato.

Il luogo designato per l’iniziativa tiene conto anche del fatto che, nel 1944, veniva allestito un campo di concentramento proprio in via Nazario Sauro, in seguito al telegramma inviato dal Questore di Sondrio alle autorità comunali e provinciali. Non sono stati rinvenuti dati concernenti l’effettivo utilizzo di tale campo di concentramento per ebrei, in quanto la memorialistica si riferisce all’internamento presso il Carcere circondariale di Sondrio.

La motivazione della Medaglia d’oro al valor civile conferita a Palatucci nel 1995 recita: “Funzionario di Polizia, reggente la Questura di Fiume, si prodigava in aiuto di migliaia di ebrei e di cittadini perseguitati, riuscendo ad impedirne l’arresto e la deportazione. Fedele all’impegno assunto e pur consapevole dei gravissimi rischi personali, continuava, malgrado l’occupazione tedesca e le incalzanti incursioni dei partigiani slavi, la propria opera di dirigente, di patriota e di cristiano, fino all’arresto da parte della Gestapo e alla sua deportazione in un campo di sterminio, ove sacrificava la giovane vita”.

Dopo l’assegnazione alla Questura di Fiume, l’opera di salvataggio dei perseguitati dai nazisti viene portata avanti da Palatucci fino al suo arresto, nel settembre 1944. Deportato a Dachau, il giovane funzionario muore di stenti il 10 febbraio 1945.

Ad oggi, in virtù del coraggio, dell’intelligenza e della spiritualità dimostrati, numerosi sono i riconoscimenti e le testimonianze del suo buon operato anche a livello internazionale.

Nel complesso, il significato intrinseco delle scelte eroiche di Palatucci può essere definito dalle seguenti parole: “Ci vogliono dare ad intendere che il cuore sia solo un muscolo e ci vogliono impedire di fare quello che il cuore e la nostra religione ci dettano”.

Al termine delle cerimonia gli studenti delle scuole superiori della provincia avranno l’opportunità di approfondire la figura di Giovanni Palatucci grazie ad una “speciale lezione” promossa in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio. Un “incontro virtuale” che si svolgerà dalle ore 12.00 alle 13.00 sulla piattaforma Zoom/Meet e che vedrà l’intervento del Commissario Capo della Questura di Sondrio, Dottoressa Lucia Vitali, preceduto dai saluti istituzionali del Questore di Sondrio, Angelo Giuseppe Re, e del Dirigente UST, Fabio Molinari. 


10/02/2021

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