Intorno alle ore 14:30 di venerdì 31 marzo 2017, personale della Squadra Mobile provvedeva a notificare l’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento, emessa nella stessa giornata dal G.I.P. del Tribunale di Sondrio, a E.F., di venti anni e residente a Sondrio, gravato da diversi precedenti penali.
Il giovane infatti era stato precedentemente indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate, commessi ai danni della madre L.R., la quale nei giorni scorsi aveva richiesto più volte l’intervento delle Volanti, a fronte di comportamenti aggressivi e violenti da parte del figlio che l’aveva ripetutamente picchiata e minacciata, dietro l’insistente richiesta di denaro da destinare probabilmente all’acquisto di droga.
L’Autorità Giudiziaria ha quindi emesso il summenzionato provvedimento cautelare volto ad impedire al ragazzo di avvicinarsi alla madre, al suo luogo di lavoro, nonché a tutti gli altri posti frequentati dalla stessa.
Ciononostante verso le ore 17 e 30 di ieri, E.F. si presentava nuovamente presso l’appartamento della signora e, dopo aver forzato la porta d’ingresso, entrava in casa, provocando l’immediato intervento degli operatori dell’U.P.G.S.P. che lo traevano in arresto per violazione del divieto di avvicinamento.
Sondrio, 1 aprile 2017