SEQUESTRATO UN INGENTE QUANTITATIVO DI DROGHE
La Polizia di Stato di Siracusa ha inferto un ennesimo duro colpo alla rete dello spaccio siracusano. In questa occasione ad operare sono stati gli agenti della Squadra Mobile impiegati in predisposti servizi antirapina, pianificati nelle giornate dedicate alle riscossioni delle pensioni. I Poliziotti hanno arrestato due giovani, rispettivamente di 25 e di 16 anni, e denunciato un uomo di 45 anni, tutti conosciuti alle forze di polizia, per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
In specie, gli uomini diretti dalla dott.ssa Di Natale, in servizio con una motocicletta, notavano, nei pressi di Via Francia, un’autovettura sfrecciare a forte velocità.
Ad insospettire gli investigatori è stata la circostanza che sul mezzo viaggiavano tre persone ed una di loro era nota agli agenti per essere vicina ad ambienti dello spaccio siracusano.
L’imprevisto incontro ha determinato nei due Poliziotti la decisione di seguire in maniera discreta i tre individui che fermavano l’autovettura nei pressi di Via Giuseppe Di Natale.
L’autista del mezzo, sceso dall’autovettura, fingeva di controllare all’interno del vano motore un ipotetico guasto, mentre il minore occultava in un cumulo di spazzatura un involucro sospetto.
Il gesto non sfuggiva agli attenti investigatori che intervenivano e bloccavano i tre soggetti. L’acume dei Poliziotti veniva così premiato perché l’involucro nascosto all’interno di un cartone buttato tra i rifiuti conteneva 234 dosi di cocaina, 51 dosi di marijuana e 106 dosi di hashish.
Il sequestro della droga infliggeva un altro duro colpo alla rete dello spaccio siracusano, permettendo di togliere dal mercato un importante quantitativo di sostanze stupefacenti.
L’autovettura sulla quale viaggiavano i tre soggetti, dagli accertamenti esperiti dagli agenti operanti, risultava essere stata rubata il 31 luglio scorso nel Comune di Melilli. Ragione per la quale il venticinquenne è stato anche accusato del reato di ricettazione.
Al termine delle incombenze di legge, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, il venticinquenne è stato posto agli arresti domiciliari e il minore è stato condotto presso il centro di prima accoglienza di Catania.