ARRESTATO DALLA POLIZIA DI STATO TRENTENNE SIRACUSANO.
Nella serata del 19 novembre, la Polizia di Stato ha tratto in arresto, per i reati di detenzione di arma clandestina e di munizionamento, un trentenne siracusano, già gravato da precedenti di polizia e sottoposto all’Avviso Orale del Questore di Siracusa nell’aprile 2019.
Nello specifico, nell’ambito di appositi servizi volti al contrasto degli stupefacenti e alla ricerca di armi, a seguito di numerose segnalazioni relative ad uno strano movimento di soggetti nei pressi di uno stabile sito a Cassibile (Sr), la citata struttura investigativa ha predisposto servizi mirati volti ad accertare quanto segnalato.
I servizi di osservazione messi in campo dagli operatori hanno consentito di restringere il campo di azione e di individuare l’abitazione all’interno della quale sarebbero state occultate ami e droga.
Pertanto, nella scorsa mattinata, nell’ambito di un servizio all’uopo predisposto il personale della Squadra Mobile, con l’ausilio dell’Unità Cinofila della Questura di Catania-conduttori dei cani antidroga “MAUI e APP” e del cane anti esplosivo “YOCCO”, ha proceduto al controllo dell’abitazione.
Inizialmente, nessuno è venuto ad aprire alla porta, nonostante i ripetuti tentavi degli operatovi che insistentemente bussavano al citofono.
Dopo diversi minuti, finalmente una giovane donna apre agli operatori che quini danno il via alle operazioni di perquisizione.
L’attenzione degli investigatori e delle unità cinofile si è concentrata su un terrazzino dell’abitazione.
L’intuizione investigativa non è stata disattesa poiché, accuratamente occultata all’interno di un calzino riposto in un borsello in stoffa di colore beige, proprio sotto il davanzale della finestra anzidetta, è stata rinvenuta una pistola marca Beretta, cal. 765, con caricatore monofilare rifornito di nr. 7 cartucce 7,65 mm ed un altro caricatore privo di cartucce, appartenente alla stessa arma.
Mentre le operazioni di perquisizione erano ancora in corso, è sopraggiunto il compagno convivente della donna.
Cristallizzato il quadro probatorio, i due soggetti sono stati condotti presso gli Uffici della Squadra Mobile ove, al termine delle incombenze di rito, l’uomo è stato tratto in arresto e collocato ai domiciliari su disposizione dell’A.G. procedente, mentre la compagna, incensurata, è stata deferita in stato di libertà poiché ritenuta responsabile in concorso con il marito dei medesimi reati.