Si sono resi protagonisti di immotivate e violente proteste per la strenua volontà di non sottoporsi al previsto periodo di quarantena, nonostante il perdurare della vigente emergenza pandemica.
Ventuno degli ottanta migranti che dovevano essere imbarcati per effettuare la quarantena a bordo della nave ormeggiata presso il Porto di Augusta, dal 25 al 28 agosto, si sono resi protagonisti di immotivate e violente proteste per la strenua volontà di non sottoporsi al previsto periodo di quarantena, nonostante il perdurare della vigente emergenza pandemica.
Durante le fasi della protesta i citati stranieri commettevano numerosi e gravi reati quali danneggiamento aggravato, violenza privata aggravata, furto e resistenza a pubblico ufficiale aggravata.
Il personale di Polizia, appartenente ai Commissariati di Augusta e di Pachino che nell’occasione ha operato, coadiuvato da altri colleghi, ha profuso ogni sforzo per evitare che i disordini posti in essere dai migranti potessero raggiungere estreme e più gravi conseguenze e, individuati i più facinorosi, li hanno isolati e denunciati.
Le misure di vigilanza disposte dal Questore in occasione delle operazioni di sbarco e di imbarco dei migranti, unite alla professionalità degli agenti, hanno evitato il susseguirsi di ulteriori incidenti e contenuto le violente intemperanze dei migranti.