a seguito della sentenza di condanna, emessa dalla Corte d’Appello di Catania
Nella mattinata di ieri, agenti della Squadra Mobile hanno arrestato Tringali Shajla, siracusana di 27 anni, in esecuzione dell’ordine di carcerazione, disposto dalla Procura della Repubblica di Siracusa, a seguito della sentenza di condanna, emessa dalla Corte d’Appello di Catania, che ha riconosciuto la donna responsabile dei reati di rapina aggravata, detenzione illegale di armi e lesioni personali.
Nel novembre del 2016, Tringali Shajla ed un suo complice, fingendosi dei clienti, entravano in una gioielleria di Siracusa, chiedendo di visionare alcuni anelli che il proprietario prendeva dalla cassaforte del negozio.
Subito dopo facevano irruzione nell’esercizio commerciale altri complici, travisati ed armati di pistola, i quali, dopo aver picchiato il gioielliere con calci e pugni e avergli puntato l’arma, lo costringevano a consegnare i gioielli, per un valore pari a circa 74.000 euro, nonché il telefono cellulare.
Durante la fuga, il titolare della gioielleria era riuscito ad afferrare il cappuccio della felpa indossata da uno dei rapinatori, scoprendone il volto.
Le telecamere del sistema di videosorveglianza della gioielleria erano riuscite ad immortalare i rapinatori che, a seguito di un’incessante attività di indagine svolta dagli investigatori della Squadra Mobile, venivano identificati ed tratti in arresto.
Dopo l’iter processuale, che ha visto la conferma delle accuse mosse alla donna, la stessa è stata condannata in via definitiva.
Pertanto, gli uomini della Squadra Mobile, ieri, hanno condotto l’arrestata in carcere ove sconterà la pena definitiva di tre anni, tre mesi e otto giorni di reclusione.