L'ACCUSA E' DI AVER SVOLTO ATTIVITÀ DI GESTIONE NON AUTORIZZATA DI RIFIUTI SPECIALI E PERICOLOSI
Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Avola, hanno denunciato C.P. (classe 1961) e C.C. (classe 1994) entrambi residenti ad Avola, rispettivamente dipendente e socio amministratore di una ditta di costruzioni, per aver svolto attività di gestione non autorizzata di rifiuti speciali e pericolosi. Nello specifico, gli investigatori del Commissariato di Avola sono intervenuti all’interno di un’area comunale, sita in Contrada Baglio Nicolella, dove degli operai avevano scaricato due autocarri di detriti e di rifiuti di vario genere, tra cui quelli pericolosi e speciali. Detto materiale era stato rimosso dall’alveo in secca del torrente Risicone, sito in Via Santa Venericchia, dalla ditta suindicata, incaricata dal Comune di eseguire lavori di bonifica dell’area. A seguito del sopralluogo con il medico del S.I.A.V. - ASP n. 8, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sia l’area dove sono stati abbandonati i rifiuti, che quella da cui sono stati prelevati, sono state poste sotto sequestro, così come l’escavatore utilizzato per la movimentazione del materiale pericoloso.