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Nascondeva cocaina sottoterra che spacciava su ordinazione

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Straniero "pizzicato" dalla Polizia con la droga per la seconda volta

Nascondeva le dosi di cocaina sotto terra dopo aver ricevuto le ordinazioni e i soldi dagli acquirenti. Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Siena, coordinati dal dirigente Sabato Fortunato, che già lo avevano arrestato nel 2009 per spaccio di stupefacenti, continuavano però a tenerlo d'occhio anche una volta uscito dal carcere. È così caduto di nuovo nella rete della Polizia Eduart Velaj, cittadino albanese di 33 anni, trovato in possesso di 250 grammi di cocaina custodita in barattoli di vetro e di altro materiale utilizzato per il confezionamento della droga. Lo straniero, da tempo residente nella nostra provincia, regolare sul territorio nazionale e sposato con una giovane italiana dalla quale ha avuto una figlia di due anni, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere. Gli uomini della Squadra Mobile senese, in seguito ad elaborate indagini, lo avevano individuato come spacciatore di "cocaina" già nell'aprile del 2009 quando, alla vigilia di Pasqua, lo avevano sorpreso a Colle di Val d'Elsa mentre, a bordo di un'autovettura, vendeva circa 35 grammi di droga, già divisa in dosi, ai suoi clienti. In seguito a quella occasione, lo straniero era rimasto coinvolto in un'indagine ben più vasta, seguita sempre dagli investigatori della Questura di Siena, che aveva consentito di sgominare, dopo pochi mesi, una banda di albanesi che si erano organizzati per costituire un vero e proprio network in Valdelsa, finalizzato a monopolizzare e soddisfare il mercato della "cocaina" in provincia. Dopo aver trascorso un periodo in carcere, successivamente all'arresto dell'11 aprile 2009, in seguito sottoposto a misure cautelari sempre meno severe, Eduart Velaj era tornato da qualche settimana completamente libero, in attesa di essere processato, ma i poliziotti della Squadra Mobile senese hanno capito che aveva ripreso a spacciare "cocaina", perfezionando la tecnica e le modalità. Così non se lo sono lasciato sfuggire e, quando il paziente lavoro d'indagine ha offerto l'occasione propizia, hanno deciso di intervenire intercettando l'albanese a Scorgiano, nel comune di Monteriggioni, alla guida dell'autovettura della moglie. Appena lo straniero si è reso conto di trovarsi ancora una volta di fronte ai poliziotti, ha cercato di scappare, ma è stato subito bloccato. All'interno della sua macchina gli agenti hanno trovato due barattoli pieni di pacchetti accuratamente confezionati con pochi grammi di droga ciascuno. Complessivamente, aveva con sé circa 250 grammi di "cocaina", oltre ad un bilancino di precisione e tutto l'occorrente per il confezionamento dello stupefacente, nonché una "roncola" da utilizzare per la difesa personale. Tutto il materiale è stato sequestrato. In seguito alle ulteriori indagini è emerso che Eduart Velaj, dopo l'arresto del 2009, aveva messo a punto un ingegnoso sistema di spaccio della droga per cercare di evitare di cadere nuovamente nella rete della Polizia. In particolare, l'uomo nascondeva sottoterra i barattoli con la "cocaina" già suddivisa in dosi, sempre in luoghi pubblici, dopo aver ricevuto le ordinazioni ed i soldi dai consumatori. Poi li indirizzava dove l'aveva nascosta facendo in modo che potessero prenderla direttamente ad acquisto avvenuto.
09/02/2011

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