Il poliziotto è entrato in empatia con il ragazzo e lo ha tranquillizzato con una stretta di mano
E' bastata la semplice stretta di mano di un poliziotto per calmare un giovane ragazzo con problemi psichici, che aveva discusso con il padre.
Quel babbo, scrupoloso e attento, che conosce e segue le problematiche del figlio, poco più che maggiorenne e in cure psichiatriche da tempo, nel pomeriggio di ieri, dopo una lite più accesa del solito, non riusciva a tranquillizzarlo e ha chiesto aiuto alla Polizia, chiamando il 113 della Questura di Siena.
Subito gli agenti delle Volanti si sono precipitati presso la loro abitazione, appena fuori dal centro storico della città, inviati dalla Sala Operativa che ha ricevuto la chiamata, e lì hanno preso contatti con lui.
Il padre si è subito mostrato preoccupato per la salute del figlio problematico, riferendo ai poliziotti della lite avuta pochi minuti prima, informandoli di aver chiamato per questo motivo anche i sanitari del 118.
Il giovane, tuttavia, sembrava non volerne sapere di farsi curare e di salire sull'ambulanza.
I poliziotti hanno quindi voluto parlarci. Si sono avvicinati, conquistandone a poco a poco la fiducia, fino a che uno dei due agenti gli ha porto la mano e, all'istante, il ragazzo si è calmato, come se quella stretta di mano avesse prodotto una sorta di effetto placebo su di lui.
Così lo hanno indotto a salire sull'ambulanza accompagnandolo loro stessi all'ospedale, ove sono rimasti per oltre due ore, anche su richiesta del medico psichiatra, dato lo stato di empatia che si era creato con loro.
Il giovane, dopo i primi accertamenti al pronto soccorso, è stato quindi ricoverato nel reparto di psichiatria, ed il babbo ha potuto tirare un sospiro di sollievo, ringraziando gli agenti per quanto avevano fatto.
Siena, 7 maggio 2016