Il 16enne è stato poi accompagnato in ospedale dai poliziotti
Un altro intervento difficile gestito con professionalità dalla Polizia di Stato, quello accaduto a Siena.
Sono le 8.00 circa quando una segnalazione giunge al 113 della Questura dalla zona di Pescaia. Un minorenne si è barricato in casa da un giorno e non vuole aprire la porta a nessuno.
Immediatamente gli agenti delle Volanti vengono inviati sul posto e prendono i primi contatti con la madre e uno zio che si trovano all'esterno dell'abitazione.
Dal colloquio con la mamma del sedicenne, i poliziotti capiscono che è un ragazzo problematico, che talvolta fa uso di droghe "leggere" e che, ultimamente, reagisce spesso in maniera scontrosa, minacciando i familiari.
Compresa la delicatezza della situazione la Sala Operativa invia sul posto anche i colleghi della Squadra Mobile che insieme agli uomini delle Volanti, dopo aver provato a suonare il campanello diverse volte senza ottenere risposta, cominciano ad instaurare un dialogo con il giovane, dietro alla porta.
Il ragazzo non reagisce subito, ma i poliziotti non demordono e gli fanno capire che saranno costretti a far abbattere la porta dai Vigili del Fuoco, nel frattempo fatti intervenire sul posto.
A quel punto il portone si apre e, a poco a poco, si apre anche lui con gli agenti.
Dapprima sembra infastidito dalla presenza dei familiari e dei sanitari del 118, chiamati anche loro dalla Sala operativa della Questura, ma poi acquista fiducia e si sfoga con i poliziotti, raccontando loro il disagio che sta vivendo, soprattutto dopo aver perso alcune figure di riferimento nella famiglia.
Con calma e capacità di ascolto, gli agenti riescono non solo a tranquillizzarlo ma anche a convincerlo a recarsi in ospedale, dove si offrono di accompagnarlo insieme allo zio.
Il giovane finalmente accetta e loro tirano un sospiro di sollievo.
Siena, 26 aprile 2016