Rintracciato e denunciato per stalking dalla Polizia un italiano di 32 anni
Non accettava la fine della loro relazione e, dallo scorso mese di ottobre, ha iniziato a minacciare verbalmente e fisicamente la ex compagna, mettendo in atto comportamenti persecutori nei suoi confronti.
Per questo un uomo di origini campane di 32 anni, residente a Siena, è stato rintracciato e denunciato dalla Polizia di Stato per "stalking".
La storia dei maltrattamenti, con violenze psicologiche e fisiche perpetrate nei confronti della vittima, una senese di 30 anni e madre di un bambino di circa un anno e mezzo, nato dalla relazione con l'ex convivente, ha inizio qualche mese fa quando, anche a seguito delle minacce di porre fine al loro rapporto da parte di lei, l'uomo ha cominciato a tormentarla anche in presenza dei nonni materni.
Lui non accettava evidentemente la fine della loro relazione e più volte ha manifestato l'intenzione di voler continuare a vivere sotto lo stesso tetto, ove attualmente risiede, con il figlio.
Non è bastato quindi l'interessamento dei rispettivi legali della coppia per addivenire ad un accordo pacifico tra i due, anche in merito alle visite e al mantenimento del bambino.
L'uomo, infatti, non si è dato per vinto e ha continuato con le violenze e le minacce, presentandosi anche a casa dei genitori della donna, ove la stessa aveva trovato rifugio e protezione impaurita dai suoi comportamenti.
In due occasioni negli ultimi mesi, spaventata dalle sue molestie, perpetrate anche in presenza del piccolo, la donna ha richiesto l'intervento della Polizia, e gli agenti delle Volanti, tempestivamente portatasi sul posto, hanno fatto tutto ciò che si era reso necessario per riconciliare le parti, mettendo allo stesso tempo in sicurezza sia la mamma che il bambino.
A seguito di ulteriori episodi di aggressione, nell'ambito dei quali l'uomo si è probabilmente reso protagonista anche di danneggiamenti all'autovettura di proprietà della ex, è scattata la denuncia nei suoi confronti che, a seguito degli ulteriori accertamenti effettuati dall'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, è stata inoltrata all'Autorità Giudiziaria.
Siena, 4 gennaio 2016