L'uomo, un cittadino senegalese, è stato arrestato dalla Squadra Mobile.
E' stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale reiterata e atti persecutori nei confronti
dell'ex convivente un cittadino senegalese di 31 anni, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa, su richiesta della locale
Procura della Repubblica, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Siena.
L'ha perseguitata per anni, dal novembre del 2011, sottoponendola ad ogni sorta di violenza fisica e morale, non facendosi scrupoli di vessare la
donna neppure alla presenza del figlioletto. L'ha seguita ed aggredita verbalmente e fisicamente per le strade, nel luogo di lavoro,
nell'abitazione causandole lesioni e ferite; l'ha ripetutamente fatta oggetto di violenza sessuale, ogni volta con la promessa che non sarebbe
più successo.
Ed invece, puntualmente, la violenza si riproponeva; finchè di fronte a tanta brutalità la giovane donna non ce l'ha più fatta
ed ha trovato il coraggio e la forza per denunciare il suo aguzzino e dopo aver fatto ricorso alle cure dei sanitari per le lesioni subite, ha
richiesto l'intervento della Polizia.
Lo spaccato che si è rivelato agli occhi degli operatori della Squadra Mobile, coordinati dal dirigente V.Q.A. Sabato Fortunato, è
stato quello di una storia di violenza intrafamiliare diffusa e frequente, contraddistinta da una serie variegata di comportamenti vessatori e
brutali da parte dell'uomo, storia che per molti mesi è rimasta sconosciuta fuori dalle mura domestiche, poiché la donna non ha avuto
il coraggio di intraprendere alcuna iniziativa, convinta dalle promesse del compagno di cambiare atteggiamento.
Ma, come spesso si verifica, l'uomo ha continuato nel suo atteggiamento aggressivo e persecutorio, se possibile aumentando il livello di violenza
dei propri comportamenti fin quando, fortunatamente, la donna non ha deciso di denunciare tutto, riponendo la propria fiduciosa speranza nell'aiuto
della Polizia e della Magistratura.
Così si è arrivati all'arresto di ieri, dopo che l'uomo per diversi giorni aveva fatto perdere le proprie tracce; gli investigatori
sono infatti riusciti, dopo lunghe ricerche, effettuate anche con l'ausilio di alcune attività tecniche, ad individuare il suo rifugio e a
bloccarlo.
L'uomo, accompagnato in Questura, dopo gli accertamenti di rito, è stato trasferito in stato di arresto nel carcere di Santo Spirito a
disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Siena, 30 dicembre 2015