Denunciato anche il connazionale che ha violato il divieto di ritorno a Siena del questore
Prosegue l'impegno della Polizia di Stato per prevenire e contrastare le varie forme di illegalità, sia nel centro storico di Siena che in periferia.
Ieri pomeriggio, a seguito di alcune segnalazioni giunte al 113, gli agenti delle Volanti della Questura sono intervenuti in via Banchi di Sopra, dove era stato visto un mendicante che chiedeva l'elemosina con insistenza, zoppicando e camminando con una stampella, in compagnia di un altro straniero che praticava l'accattonaggio poco più lontano.
Una volta arrivati sul posto i poliziotti hanno avuto conferma di quello che sospettavano, ovvero che l'uomo segnalato fingesse di avere malformazioni fisiche, cercando in questo modo di impietosire i passanti e convincerli a fare la questua.
L'uomo, un rumeno di 26 anni, alla vista della Polizia ha infatti cercato di nascondere la stampella, per non destare sospetti, allontanandosi senza zoppicare fino a quando è stato fermato.
Qualche metro più avanti gli agenti hanno fermato anche il compare identificandoli entrambi.
Dagli accertamenti successivi è emerso che lo straniero, un rumeno di 55 anni, era destinatario di un divieto di ritorno nel comune di Siena per un anno, emesso dal Questore lo scorso maggio, quindi ancora valido.
Entrambi sono stati pertanto accompagnati in Questura e successivamente denunciati, per abuso della credulità popolare il primo e per la violazione alla misura di prevenzione l'altro.
Siena, 26 ottobre 2015