L'uomo era a capo di una rete di spaccio di stupefacenti.
E' dall'estate dello scorso anno, che gli uomini della Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Siena, nel quadro
dell'attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, avevano aperto un filone di indagine che conduceva ad un gruppo di
giovani, per lo più cittadini stranieri di nazionalità dominicana, i quali, stabilitisi da qualche anno in città e
nell'hinterland senese, erano riusciti ad assumere il controllo di una parte del mercato della droga e, in particolare, della cocaina.
A quel periodo, infatti, risale l'allontanamento volontario da casa di un noto imprenditore senese, il quale, stretto nella morsa della dipendenza
dalla droga, di cui si riforniva anche presso i giovani dominicani, aveva fatto temere che intendesse, per questo, togliersi la vita, ma aveva per
fortuna desistito dai suoi intenti suicidi.
A gennaio di quest'anno, poi, uno dei giovani dominicani componenti di quel gruppo era finito al pronto soccorso dell'ospedale per un improvviso
malore e si era così scoperto che nello stomaco e nell'intestino gli si erano disfatti alcuni ovuli contenenti cocaina, che non era
evidentemente riuscito ad espellere dopo averli illecitamente introdotti in Italia dall'estero.
Il giovane straniero, purtroppo, il 1° febbraio, a causa della cocaina liberatasi nel suo organismo, è deceduto, lasciando la giovane
compagna, cittadina italiana, ed un bambino in tenerissima età.
Le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile, guidati dal Dirigente, Vice Questore Aggiunto Sabatino Fortunato, sono riuscite a far luce su una
fitta rete di spaccio di droga messa in piedi dal gruppo, costituito prevalentemente da giovani stranieri di nazionalità dominicana,
consentendo di denunciare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena complessivamente otto persone.
Le prove raccolte nel corso delle indagini hanno, tra le altre cose, permesso agli investigatori di individuare uno dei luoghi dello spaccio di
droga in un pub della Val di Chiana aretina, dove, a luglio 2013, sono stati trovati e sequestrati più di venti grammi di cocaina e
più di venticinque grammi di hashish, pronti per essere ceduti a clienti del pubblico esercizio ed a chi, intendendo rifornirsi di droga,
sapeva di poterne trovare presso quel locale.
Il 2 dicembre 2013, inoltre, il 27enne dominicano R. M. M - queste le sue iniziali -, capo della banda, è stato sorpreso dagli uomini della
Squadra Mobile senese, a Monteroni d'Arbia, nell'atto di cedere cocaina ad uno dei suoi abituali clienti e, per questo, arrestato in flagranza di
reato.
In questi giorni, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Siena, accogliendo la richiesta formulata dalla Procura della
Repubblica, ha emesso, sulla base delle evidenze probatorie raccolte e fornite dagli investigatori della Polizia di Stato della Questura di Siena,
ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del giovane dominicano R. M. M., capo del consesso criminale, riconosciuto responsabile di
detenzione a fini di spaccio e di spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli uomini della Sezione Antidroga della Squadra Mobile, in esecuzione del provvedimento di cattura, hanno così nuovamente arrestato, presso
la sua abitazione di Asciano, il 27 enne straniero, associandolo al carcere cittadino "Santo Spirito" a disposizione dell'Autorità
Giudiziaria.
Siena, mercoledì 15 ottobre 2014