Lo straniero è stato denunciato in meno di quarantotto ore
Si è portato via una decina di attrezzi agricoli custoditi all'interno di un capannone a Chiusi città, ma non aveva sicuramente pensato che qualcuno potesse notare le sue mosse e segnalarle alla Polizia.
Il ladro, un tunisino di 39 anni, padre di ben 4 figli, regolare sul territorio nazionale, è stato infatti rintracciato dagli investigatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza della cittadina etrusca, in meno di 48 ore, grazie alle preziose informazioni fornite al 113 da un abitante locale.
In particolare, un italiano che vive nelle vicinanze dei fabbricati oggetto del furto, rincasando intorno alle ore 21.30 della sera di Pasqua, ha visto un'autovettura sospetta, una Mitsubishi di colore bluette, della quale si è annotato anche il numero di targa, parcheggiata sul ciglio della strada e ha chiamato la Polizia. Da lì sono scattati i primi accertamenti sull'autovettura che, sul momento, hanno dato esito negativo. Dopo pochi minuti, peraltro, lo stesso cittadino ha visto la macchina allontanarsi, segnalandolo sempre al 113.
La mattina seguente, appena gli agenti del Commissariato hanno appreso dalla vittima che era stato perpetrato un furto di strumenti agricoli da uno dei capannoni vicini alla zona in cui era stata avvistata la Mitsubishi, hanno deciso di approfondire le indagini. Grazie anche al numero di targa fornito dal testimone che aveva chiamato la Polizia la sera precedente, sono riusciti a risalire al ladro.
Gli investigatori lo hanno, infatti, rintracciato presso la sua abitazione, in un paese della Valdichiana non molto distante da Chiusi.
Il tunisino, sentitosi ormai braccato dalla Polizia, ha confessato di aver rubato gli attrezzi per rivenderli e di essere andato quasi a colpo sicuro, visto che conosceva già la zona dove aveva lavorato saltuariamente in passato.
Gli strumenti rubati, tra i quali un compressore, una saldatrice elettrica, un raccogli olive e un tagliasiepi, per un valore complessivo di oltre 2.500 euro, sono stati sequestrati ed affidati in custodia allo stesso proprietario che li ha riconosciuti con certezza come propri. Lo straniero è stato quindi denunciato per furto aggravato.
Siena, 23 aprile 2014