le molestie si protraevano da alcunianni anche nei confronti di una conoscente.
È stato convalidato oggi dal Gip presso il Tribunale di Siena l'arresto per atti persecutori di M.P., una donna di cinquantacinque anni,
residente a Poggibonsi, effettuato mercoledì 2 aprile dalla polizia del Commissariato di Pubblica Sicurezza del capoluogo valdesano.
Mercoledì mattina, ricevuta la telefonata dall'ex marito che segnalava di essere, per l'ennesima volta, inseguito dalla donna, il personale
del Commissariato interveniva sul posto ed effettivamente rintracciava la medesima a bordo della propria autovettura mentre inseguiva l'uomo, a sua
volta alla guida della propria auto.
Accortasi, probabilmente, della presenza dei poliziotti, la donna desisteva dal suo proposito e cambiava percorso, per essere poi successivamente
rintracciata dai poliziotti ed accompagnata nei locali del Commissariato.
Qui, l'uomo, rinnovando le numerose denunce già presentate anche presso altri uffici di polizia, dichiarava che la ex moglie si sarebbe
macchiata, dal 2011 ad oggi, di numerosi comportamenti persecutori nei suoi confronti, la cui origine sarebbe da far risalire alla separazione tra
i due nonché ad un presunto nuovo legame sentimentale dell'uomo. Gli atti persecutori descritti, consistenti in pedinamenti, minacce
telefoniche e di persona, telefonate mute, offese di vario genere e, in un caso, anche di percosse, avrebbero avuto come vittima anche una donna,
conoscente del denunciante.
Gli operanti, ravvisata la presenza delle condizioni di legge, procedevano all'arresto di M.P., arresto che ieri il Gip del Tribunale di Siena ha
convalidato, applicando alla donna - rimessa in libertà - la misura cautelare del divieto di avvicinarsi a meno di trecento metri
dall'abitazione familiare e dal luogo di lavoro delle due persone offese nonché di qualsiasi altro luogo da esse abitualmente frequentato
nonché di cercare di mettersi in contatto con le persone offese attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione.
Siena, 4 aprile 2014