L’intervento di un cittadino virtuoso ha evitato conseguenze ulteriori
E' stato arrestato dalla Polizia per maltrattamenti in famiglia un senese, di 51 anni, protagonista dell'ultima di una lunga serie di liti violente con la moglie.
Disoccupato da circa 4 anni si faceva mantenere dalla compagna di una vita, unica a portare uno stipendio a casa. E proprio per motivi economici sembra sia degenerata l'ennesima discussione che, ieri mattina, è sfociata in una vera e propria aggressione fisica, tra le mura di un palazzo, ad Arbia, dove abita la famiglia.
L'uomo, ha chiesto dei soldi alla moglie e al suo rifiuto, motivato dal fatto che non vi erano disponibilità economiche, l'ha aggredita spingendola contro il muro delle scale condominiali, sollevandola di peso, nel tentativo di ricondurla all'interno dell'appartamento.
A sentire le urla e il pianto ininterrotto della donna è stato, però, un vicino di casa, che l'ha subito soccorsa, sottraendola alla stretta del marito e accogliendola all'interno della propria abitazione.
Il vicino poi, aiutato dalla sua compagna, ha chiamato la Polizia che è immediatamente intervenuta.
Dai primi accertamenti svolti sul posto dagli agenti delle Volanti della Questura di Siena, coordinati dal loro dirigente Vice Questore Aggiunto Alessia Baiocchi, è emerso che le violenze tra le mura domestiche, sia verbali che fisiche, avevano origini lontane.
Che il rapporto tra i due coniugi sia sempre stato turbolento lo hanno confermato i diversi testimoni, compresi gli stessi familiari della coppia, che frequentemente si sono trovati ad assistere, più o meno indirettamente, alle liti. I motivi all'origine delle continue discussioni troverebbero sempre un fondamento nei problemi economici della famiglia- i coniugi hanno anche due figli, un maschio appena maggiorenne e una femmina minore.
Dalle prime indagini svolte dalla Polizia è, inoltre, emerso che negli ultimi quattro anni, da quando cioè l'uomo è rimasto senza lavoro, la situazione sarebbe peggiorata e quelle aggressioni, che prima erano soltanto verbali, si sarebbero tramutate anche in violenze fisiche, mai denunciate dalla vittima.
L'uomo, incensurato, è stato prima accompagnato in Questura per gli accertamenti del caso e, poi, trasferito in stato di arresto nel carcere di Santo Spirito a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Siena, 26 marzo 2014