L'uomo doveva scontare più di 3 anni di carcere. Altri 3 complici sono stati denunciati dalla Polizia Stradale
Si era messo in viaggio verso la nostra città in compagnia di 2 amici e del figlio, con i documenti di identità falsi e un piede di porco, solitamente utilizzato come strumento da scasso per commettere furti.
Forse non aveva previsto che al controllo della Polizia sarebbe stata riconosciuta la non autenticità dei suoi documenti.
Gli agenti della Polizia Stradale di Siena, provenienti dal distaccamento di Montepulciano e coordinati dal loro comandante, VQA Agnese Pane, con spiccato intuito investigativo e guidati dall'esperienza, si sono subito insospettiti per la singolarità delle dichiarazioni dei viaggiatori, fermati a bordo di una Ford Focus sulla Siena - Bettolle, in direzione nord, all'altezza della "colonna del Grillo".
I 4 occupanti dell'autovettura, in evidente stato di agitazione, hanno, infatti, dichiarato ai poliziotti di essere in viaggio per Roma, provenienti da Perugia.
Quando gli agenti hanno fatto notare loro che stavano andando nella direzione opposta, cioè a nord, hanno riferito che avrebbero avuto intenzione di passare da Grosseto, ritenendo quella strada più comoda.
Durante il controllo dei loro documenti dei 4, è emerso che tutti avevano numerosi precedenti di polizia a carico e anche alcune condanne, ad eccezione di uno di loro.
A ben guardare però i documenti che l'unico incensurato aveva fornito agli agenti non sembravano essere autentici, anche se apparentemente rilasciati dal Comune di Roma a favore di una persona realmente esistente. L'uomo, forse per avvalorare l'originalità della carta di identità fornita, ha esibito ai poliziotti anche una tessera sanitaria.
Considerati i precedenti degli occupanti, le dichiarazioni contraddittorie sulla loro destinazione e i forti dubbi sull'autenticità dei documenti del presunto romano, i poliziotti hanno deciso di approfondire il controllo effettuando una perquisizione, personale e del veicolo.
Occultato sotto al vano portaoggetti hanno trovato un piede di porco di circa 50 cm, tipo quelli che solitamente vengono utilizzati come strumenti da scasso per rubare, del possesso del quale non hanno saputo dire nulla.
A quel punto li hanno accompagnati tutti in Ufficio per approfondire gli accertamenti.
All'esito dei riscontri, anche fotosegnaletici, sui documenti di identità è emerso che in verità l'uomo, marchigiano di 43 anni, il cui vero nome è Maciste Spinelli, deve scontare 3 anni 3 mesi e 21 giorni di carcere, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso nei suoi confronti dalla Corte d'Appello di L'Aquila, per reati in materia di stupefacenti.
A suo carico, con il suo vero nome e non con le generalità apposte sul documento in suo possesso, era stato, infatti, inserito un rintraccio per la cattura.
Lo Spinelli è stato, quindi, arrestato e accompagnato al carcere di Santo Spirito. L'uomo è stato, inoltre,denunciato per falsità e, in concorso con gli altri 3, per il possesso ingiustificato del piede di porco. I documenti contraffatti e l'oggetto da scasso sono stati sequestrati.
Siena, 02 maggio 2012..