Due arrestati e tre denunciati dalla Squadra Mobile in Valdelsa
Si è conclusa con l'arresto di due cittadini albanesi, in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere, l'operazione chiamata "SMS 2011" condotta dalla Polizia senese.
In seguito a numerose perquisizioni domiciliari e ad un'intensa attività di indagine, avviata lo scorso gennaio dagli uomini della Squadra Mobile della Questura, coordinati dal dirigente Sabatino Fortunato, è stata fatta luce su un'attività di spaccio di cocaina abilmente organizzata nella Valdelsa senese, assicurando i responsabili alla giustizia.
Le indagini che sono partite, anche in questa occasione, in seguito alla percezione da parte degli investigatori che la zona nord della provincia sia, per gli abituali consumatori di droga, un luogo dove è facile trovare spacciatori in grado di procurarsi cocaina di qualità, hanno portato gli agenti ad individuare Artan Shyti, 37 anni, che da diversi anni abita a Poggibonsi con la famiglia, e Gezim Hasanaj, 24 anni, domiciliato a Colle di Val d'Elsa, entrambi regolari sul territorio nazionale, come principali responsabili dell' attività di spaccio.
Dalle indagini è emerso che i due rifornivano una nutrita schiera di consumatori di stupefacenti e, in particolare, di cocaina, tutti clienti abituali e ormai "fidelizzati", provenienti dalla Valdelsa ma anche dal capoluogo e dai comuni limitrofi.
Gli stranieri conducevano l'attività delittuosa con molta scaltrezza e prudenza, circostanza che ha reso la vita difficile agli investigatori.
Lo Hasanaj, in particolare, nonostante la giovane età, aveva messo a punto un piano geniale ed efficace per sottrarsi alle proprie responsabilità penali, adottando una serie di accorgimenti.
Come dipendente di una nota azienda di spedizione e recapito di corrispondenza, aveva, infatti, concordato con i propri clienti che avrebbero dovuto inviargli sul telefono cellulare tanti sms, senza testo, quanti sarebbero dovuti essere i grammi di stupefacente da acquistare.
Lo Shyti, dipendente della stessa azienda del connazionale, sapendo, invece, di essere già noto alla giustizia per essere finito nella rete della Polizia quando, a maggio del 2009, era stato sorpreso ed arrestato a Poggibonsi con più di 30 grammi di cocaina, aveva adottato tutte le cautele possibili per non essere ancora inchiodato alle proprie responsabilità.
Lo straniero, infatti, portava sempre con sé, soltanto, piccoli quantitativi di droga, che consegnava personalmente ai propri clienti durante i giri che faceva quotidianamente per lavoro, mascherando bene l'attività di spaccio di cocaina con quella lavorativa.
Il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siena, Nicola Marini, che ha coordinato le indagini, ricevuti gli elementi raccolti in sei mesi di attività dagli uomini della Squadra Mobile senese sul conto di cinque persone, tre albanesi e due italiani, tutte responsabili di spaccio di stupefacenti, ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari che venissero emesse le misure cautelari, che sono state ora eseguite dalla Polizia.
Gli investigatori della Squadra Mobile non hanno avuto difficoltà a rintracciare Artan Shyti, che è stato condotto, in stato di arresto, presso il carcere Santo Spirito di Siena.
Il giovane Gezim Hasanaj che si era, invece, reso irreperibile per qualche giorno, dato che era tornato in Albania, ha trovato i poliziotti ad attenderlo al porto di Brindisi al suo rientro in Italia.
Attualmente si trova nel carcere della città pugliese a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
A conclusione dell'operazione SMS 2011, sono state eseguite anche numerose perquisizioni in varie località della provincia, che hanno permesso di sequestrare, a conferma delle responsabilità degli indagati, strumenti e materiali occorrenti per il confezionamento della droga in dosi.
Siena, 12 ottobre 2011