Ricercato internazionale: arrestato dalla Polizia.
Non pensava che le malefatte di cui si era reso responsabile in Patria potessero inseguirlo e braccarlo fino in Italia. Infatti, A. P. - queste le
iniziali dell'uomo -, cittadino polacco di 48 anni, di cui gli ultimi tredici trascorsi in Italia, dove fa il cameriere in un ristorante alla
periferia di Siena e vive a Colle di Val d'Elsa con la famiglia, era assolutamente tranquillo e non ha fatto una piega quando una delle pattuglie
di Polizia messe in campo dal Questore Giancarlo Benedetti per intensificare i servizi di prevenzione e controllo del territorio in città
gli ha intimato l'alt mentre era a bordo di autovettura. Si è fermato senza esitazioni, certo che in pochi minuti i poliziotti avrebbero
compiuto i controlli di routine sul suo conto e lo avrebbero lasciato continuare per la sua strada.
Invece, lo straniero è risultato ricercato. Benché in Italia abbia pochi e piccoli precedenti, infatti, il polacco vanta in Patria
trascorsi criminali di ben altro spessore e gli uomini della Squadra Mobile, contattati i colleghi dell'Interpol di Roma, hanno accertato che
l'uomo era inseguito da un mandato di arresto europeo spiccato dall'Autorità Giudiziaria polacca, poiché condannato in Polonia,
appunto, a scontare un anno di reclusione per truffa, avendo emesso assegni a vuoto.
Così, gli uomini della Squadra Mobile di Siena hanno fatto scattare le manette ai polsi del cameriere polacco, arrestato ai fini di
estradizione verso la Polonia e condotto al carcere senese "Santo Spirito", dove rimane a disposizione del Presidente della Corte d'Appello di
Firenze, che in casi del genere è competente a decidere della sorte dell'arrestato in attesa che il Paese estero che ha fatto richiesta di
arresto attivi le procedure per l'estradizione.
Siena, sabato 17 settembre 2011