L'acquirente aveva alterato il bonifico bancario
Aveva inserito un annuncio su internet per vendere la sua moto, una Kavasaki KX 450, al prezzo di 3.000 euro. Dopo circa un mese, lo scorso 12 agosto, un giovane senese è stato contattato al telefono cellulare da un potenziale acquirente che, dopo aver fatto alcune domande sulle caratteristiche della moto, si è mostrato interessato all'acquisto.
L'acquirente, tale Roberto da Cosenza, dopo aver preso accordi circa il pagamento del mezzo che sarebbe dovuto avvenire tramite bonifico bancario, ha riferito al giovane venditore che l'indomani avrebbe incaricato un suo parente di recuperare la moto, in quanto ne avrebbe dovuto fare uso già nella giornata del 14 per una gara.
Una volta effettuato il bonifico aveva poi inviato la ricevuta via fax al venditore, come concordato, dalla quale appariva il nome di un Istituto bancario calabrese.
Il mattino seguente un uomo dell'età apparente di 40 anni, dichiaratosi dipendente dell'acquirente, si è, infatti, presentato di buon ora, alla guida di un furgone Fiat Scudo, presso l'abitazione del venditore per il ritiro della moto.
Al momento del perfezionamento della pratica il venditore ha chiesto all'uomo di effettuare una scrittura privata con la quale mettersi in regola per il passaggio di proprietà del veicolo. A quel punto, dopo un primo momento di contrarietà, l'incaricato ha mostrato il proprio documento al padre del giovane senese che, con sorpresa, ha verificato che si trattava effettivamente dello stesso acquirente, nonché emittente del bonifico di pagamento e non di un suo dipendente.
Volendo vederci chiaro l'uomo ha trattenuto la moto e ha chiamato la Polizia.
Gli agenti delle Volanti della Questura di Siena sono intervenuti presso l'abitazione del senese e hanno identificato l'uomo presunto acquirente.
In seguito ai primi accertamenti è emerso che Roberto, questo il nome di battesimo, 43enne nato in Germania e residente in provincia di Reggio Calabria, aveva numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio.
L'uomo che nell'utilizzare il furgone adibito al trasporto del mezzo aveva effettuato anche alcune violazioni al Codice della Strada è stato, pertanto, accompagnato in Questura per ulteriori riscontri.
Ieri, in seguito ad altri accertamenti, che non era stato possibile effettuare subito, dato che il bonifico bancario era stato eseguito da Roberto il 12 sera, ossia di venerdì quando gli istituti di credito restano chiusi, è emerso che l'uomo aveva effettivamente versato soltanto 30 euro sul conto corrente bancario in favore del venditore, indicando come causale "regalo di compleanno".
La Polizia ha, così, accertato che la ricevuta del bonifico bancario era stata manomessa in modo che si leggesse un importo di 3000 euro, e non 30, pari a quanto pattuito.
L'uomo è stato, pertanto, denunciato per tentata truffa.
Siena, 19 agosto 2011.