Voleva che confessasse un suo presunto tradimento
E' stato denunciato dalla Polizia per percosse, ingiurie, minaccia e violenza privata.
Così è finito nei guai un giovanissimo poggibonsese, appena 18enne, che non aveva accettato la fine della relazione con la fidanzata di un anno più grande.
I due si sono conosciuti circa un anno fa ma dopo pochi mesi, verso l'estate del 2010, lui ha cominciato a manifestare i primi segni di gelosia nei confronti della compagna.
Più volte l'ha costretta a restare con lui, chiudendola a chiave in casa, nel tentativo di costringerla, con minacce, insulti e spintoni a confessare un suo presunto tradimento.
La situazione è degenerata lo scorso febbraio quando, in seguito all'ennesima discussione, la ragazza ha deciso di interrompere la relazione.
Due giorni dopo, infatti, lui ha provato a riavvicinarsi presentandosi sotto casa della ex con un regalo e una lettera. Quando lei si è rifiutata di incontrarlo, ha preso a pugni la cassetta della posta, danneggiandola.
La stessa sera ha contattato la madre della giovane su Facebook per chiederle il permesso di telefonarle e parlare con sua figlia. La donna ha acconsentito ma, al telefono, il ragazzo ha di nuovo cominciato a minacciare entrambe, madre e figlia, anche di morte.
La donna ha allora telefonato alla mamma del ragazzo per riferirle quanto accaduto, trovando conferma nelle sue parole, dato che era presente al momento della telefonata del figlio.
A quel punto la giovane si è rivolta alla Polizia e il ragazzo è stato denunciato dagli agenti della Sezione Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Poggibonsi.
Siena, 25 marzo 2011.