Due rumeni catturati dalle investigatrici della Squadra Mobile
Aveva massacrato di botte una sua connazionale, in pieno giorno, nei pressi dei giardini della Lizza. Per questo Ciprian Jutaru, rumeno di 40 anni, è stato arrestato dalla Polizia in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Siena.
Il 26 gennaio scorso l'uomo aveva, infatti, picchiato selvaggiamente una rumena 48 enne, badante da tempo residente in Italia, allontanandosi dopo che alcuni passanti erano intervenuti riuscendo a metterlo in fuga.
Lo straniero forse non si aspettava che in quella circostanza gli investigatori della Squadra Mobile di Siena che uscivano dal vicino Palazzo di Giustizia, accortosi di quanto era appena accaduto, avrebbero soccorso la malcapitata.
I poliziotti, dopo averla accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale dove le sono state riscontrate lesioni piuttosto serie in conseguenza dell'aggressione, tanto da rendere necessari ben 40 giorni di prognosi per una serie di fratture alla gamba destra, un trauma cranico, ematomi in viso e la caduta di un molare, hanno subito avviato le indagini.
Le investigatrici Squadra Mobile, specializzate nel contrasto dei reati di violenza commessi nei confronti delle donne, hanno individuato dopo pochissimi giorni l'aggressore.
In seguito alle indagini è emerso, in particolare, che il Ciprian, residente ad Asciano, già responsabile di episodi di violenza sia in Patria che in Italia, aveva aggredito la donna dopo averla perseguitata per alcuni mesi.
Alle investigatrici si è presentato, infatti, uno scenario di prevaricazione, angherie e violenza di cui l'aggressione costituiva solo l'atto conclusivo.
Dalla malcapitata badante romena, che per un periodo aveva ospitato in casa, il Ciprian insieme al Cezar Robert Corleciuc, 35 anni, anche lui romeno, pretendevano 2.000 €uro minacciandola continuamente di persona o al telefono.
Il Corleciuc aveva addirittura rubato alla donna, la notte di Capodanno, i documenti d'identità ed altri effetti personali, condizionandone la restituzione al versamento dei 2.000 €uro.
Con la selvaggia aggressione del 26 gennaio scorso, dunque, il Ciprian aveva voluto punire la sua connazionale per non essersi ancora piegata alle sue richieste estorsive ed aveva voluto farle capire che lui e il suo complice facevano sul serio.
Ieri dopo che il GIP ha emesso nei loro confronti due ordinanze di custodia cautelare in carcere in quanto responsabili di tentata estorsione in concorso e, il Ciprian Jitaru di lesioni personali gravi e il Cezar Robert Corleciuc di furto aggravato, le poliziotte della Squadra Mobile senese li hanno arrestati.
Ora si trovano in carcere a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Siena, 11 febbraio 2011