Scontava la pena per la morte per overdose di un giovane contradaiolo
Era stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Siena il 15 agosto 2008, quando un giovane contradaiolo del Nicchio era stato trovato morto nella propria abitazione per overdose.
Gli investigatori nel giro di poche ore, individuarono lo spacciatore. A.L.P., queste le sue iniziali, all'epoca 40enne, pregiudicato anche per reati specifici, si mise nei guai fornendo agli agenti versioni contrastanti con quanto era emerso dagli altri testimoni sentiti, non riuscendo ad essere convincente.
Ricostruendo quanto accaduto venne accertato che l'uomo aveva ceduto l'ultima dose di eroina al senese che, colto da malore, era poi deceduto per arresto cardio respiratorio.
Per questi motivi era stato sottoposto prima alla custodia cautelare e, successivamente, condannato in via definitiva.
Dopo aver trascorso un periodo in carcere gli era stato concesso di espiare la pena residua, con termine il prossimo 12 dicembre, presso il proprio domicilio.
Qualche giorno fa un poliziotto della Questura, libero dal servizio, lo ha riconosciuto per strada e per questo lo ha denunciato.
In seguito alla denuncia è scattato il provvedimento del Magistrato di sorveglianza di Siena con il quale è stata sospesa la misura della detenzione domiciliare e contestualmente ordinato il suo accompagnamento in carcere.
Poche ore fa, gli stessi agenti della Squadra Mobile sono andati ad arrestarlo e lo hanno accompagnato al carcere di santo Spirito.
Resta ora al vaglio della Magistratura la sua posizione ai fini del computo della pena ancora da scontare in relazione alla condotta tenuta.
Siena, 07 dicembre 2010.