I ladri comunicavano tra loro con ricetrasmittenti
Si erano appostati al buio con gli "attrezzi del mestiere" ma la Polizia li ha scoperti, facendo saltare il furto che stavano preparando.
Intorno alle 23:20 di ieri, 5 ottobre, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chiusi - Chianciano Terme, in servizio di controllo del territorio in località Querce al Pino, sono stati avvicinati da una guardia giurata che, durante il giro di perlustrazione esterna, aveva sentito scattare l'allarme all'interno del centro commerciale "Etrusco", nei pressi della cassa continua. L'uomo ha riferito alla Polizia di aver controllato accuratamente l'area senza tuttavia notare nulla di anomalo.
I poliziotti, avvicinatisi subito alla zona, hanno preso contatti con un conoscente, radioamatore, che ha riferito loro di aver captato casualmente una conversazione in lingua straniera, tra due persone.
A quel punto, mentre la guardia giurata ripeteva il giro di perlustrazione esterna al centro commerciale, gli agenti hanno calcolato sommariamente il raggio di propagazione della ricetrasmittente, notando che, non appena il vigilante si avvicinava ad una zona scoperta nei pressi del parcheggio, la conversazione radio si animava.
Con l'aiuto di un cittadino di nazionalità rumena, fatto intervenire sul posto, i poliziotti sono riusciti a intuire che le persone che comunicavano via radio si erano appostate nei dintorni, controllando tutti i movimenti in entrata e in uscita dall'area di sosta attigua al supermercato. Da lì ad individuare gli interlocutori il passo è stato breve.
Vicino alla rotatoria di accesso al parcheggio hanno, infatti, avvistato tre persone nascoste tra la vegetazione, una delle quali aveva in mano una ricetrasmittente, che accortesi di essere state scoperte si sono immediatamente date alla fuga a piedi, facendo perdere le proprie tracce nelle campagne circostanti.
Sul luogo dove si erano appostati i malviventi, gli agenti hanno rinvenuto alcune borse con tutto l'occorrente per rubare: piedi di porco, frullini con lama rotante, guanti, cacciaviti, torce, pinze e altri oggetti atti allo scasso. Poco più in là, in un'area dalla quale probabilmente i tre ladri erano riusciti ad accedere sul luogo di appostamento, sono stati rinvenuti altri borsoni contenenti sia oggetti atti allo scasso che capi di abbigliamento di varie marche, con ancora il cartellino attaccato, verosimilmente provento di furti perpetrati in altre città, e, all'interno di una paio di pantaloni usati, un portafogli.
Alcune ore dopo, i poliziotti della Volante del Commissariato, ancora sul posto, hanno fermato, nei pressi del casello autostradale, un'autovettura con a bordo due rumeni.
Gli stranieri, di 30 e 23 anni, con precedenti di polizia per ricettazione e furto, non sapendo giustificare la propria presenza sul territorio, sono stati accompagnati al Commissariato, per gli accertamenti necessari.
Dopo essere stati identificati e fotosegnalati, dato che i documenti che avevano al seguito erano logori e difficilmente leggibili, sono stati rimpatriati con foglio di via a Roma, luogo di loro residenza. Entrambi non potranno tornare a Chiusi per tre anni.
Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato.
Intanto le indagini proseguono. Gli investigatori hanno, infatti, raccolto elementi utili per rintracciare i colpevoli.
Dalla tipologia del materiale sequestrato e dalle modalità di pianificazione del colpo tutto lascia presumere che sarebbe stato perpetrato un furto di ingente valore.
Il frullino rinvenuto, con lama rotante di grandi dimensioni, viene infatti utilizzato in genere per tagliare muri e blocchi di marmo spessi, come quello della cassa continua della Banca del centro commerciale, sul quale nella circostanza erano depositati 90.000 euro. Dagli accertamenti successivi è emerso tra l'altro che alcuni fili del sistema a circuito chiuso interno erano stati già tagliati.
Siena, 06 ottobre 2010.