La stretta della Polizia di Stato sul contrasto dei borseggi e altri reati predatori, soprattutto durante il mercato settimanale, di Siena, è stata voluta dal nostro Questore ed i primi risultati non si sono fatti attendere.
Nella mattinata di ieri, infatti, poliziotti in borghese in servizio presso la Squadra Mobile, dopo aver notato una coppia di cittadine straniere che, mescolandosi tra la folla, seguivano, apparentemente senza motivo, sia comitive di turisti che avventori di negozi e bancarelle, hanno proceduto al controllo di due donne.
M.D., 22 anni, e Z.T., 28 anni, entrambe nate in Bulgaria e senza fissa dimora, erano molto ben vestite e, agli occhi dei turisti, di certo non destavano alcun sospetto. Peraltro la 28enne era in avanzato stato di gravidanza.
Tuttavia gli investigatori della Squadra Mobile hanno deciso di vederci più chiaro ed approfondire il controllo.
In effetti, dai rilievi segnaletici, è emerso che le donne sono state già arrestate e denunciate in varie città, tra cui Firenze, Bologna, Ferrara, Lucca, Forlì e Viareggio per borseggi e altri reati contro il patrimonio.
In particolare sul conto della 22enne che si era resa irreperibile da un paio di anni, è emerso un ordine di carcerazione pena, con contestuale sospensione, emesso dalla Procura di Firenze nel 2018 per l’esecuzione di una pena di sei mesi di reclusione per un borseggio avvenuto a Firenze nel 2015.
Ed è proprio per gli elevati profili di pericolosità per la sicurezza e tranquillità pubblica ed allo scopo di prevenire il compimento dei reati, tenuto conto che sono entrambe senza fissa dimora e che di certo non erano venute a Siena per “turismo” il Questore ha fatto ricorso alle misure previste dal codice antimafia.
Z.T. e M.D. non potranno quindi più rientrare a Siena nei prossimi anni.
Siena 16 gennaio 2020