Il conducente e l'azienda sono stati sanzionati
Stava trasportando merce deperibile destinata ad una catena di supermercati della zona di Roma quando, all’altezza di Poggibonsi, la pattuglia della Polizia Stradale di Siena che stava vigilando l’AutoPalio, l’ha fermato per procedere ad un controllo.
Le condizioni del mezzo, i documenti relativi alle autorizzazioni e alla merce, sembravano in regola tant’è che il conducente, con fare sicuro, pensava di averla fatta franca, ma non aveva fatto i conti con la grande professionalità e l’eccezionale determinazione dei due poliziotti.
La piccola e pressoché insignificante anomalia rilevata nella lettura della stampa del tachigrafo - lo strumento che consente di registrare i dati del camion e il suo utilizzo da parte di chi è alla guida - nascondeva un vero e proprio tarocco.
A bordo del Tir, ben nascosto dietro gli innumerevoli cavi del cruscotto, gli agenti sono riusciti a scoprire l’esistenza di un marchingegno assolutamente illegale che, quando azionato, ingannava letteralmente la strumentazione di bordo facendo sembrare che il camion fosse fermo, mentre, in realtà, viaggiava, andando ad alterare le misurazioni e i dati registrati.
Come se non bastasse, questo meccanismo, tanto sofisticato quanto ingegnoso, non faceva funzionare il sensore relativo all’adblue, l’additivo utilizzato dai veicoli diesel per ridurre di gran lunga le emissioni nocive, in modo che il Tir, altamente inquinante, circolava liberamente senza che ciò risultasse evidente.
Al conducente del camion è stata fatta una multa di oltre 2.000 euro, nonché ritirata la patente di guida, peraltro decurtata di 10 punti, ai fini della sospensione per tre mesi; alla ditta che aveva permesso la circolazione di un “bisonte” della strada in tali condizioni di rischio ed irregolarità, è stata invece comminata una multa di oltre 1.000 euro, oltre al fermo del mezzo.
La merce deperibile ha proseguito il viaggio con un altro Tir, sopraggiunto nel frattempo, questa volta senza tarocchi.
Siena, 26 aprile 2021