Ancora violenza nei confronti delle donne e stalking
I poliziotti della Squadra Mobile hanno arrestato B.A., italiano di 47 anni, residente a Rosia in provincia di Siena, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa del G.I.P. presso il Tribunale di Siena, su richiesta della Procura.
Le indagini sono state avviate quando gli agenti delle Volanti della nostra Questura, impegnati nei servizi di controllo straordinario in occasione delle festività pasquali, hanno ricevuto la richiesta di aiuto di una donna che era inseguita in auto dall’ex fidanzato.
Dai successivi accertamenti svolte è emerso che l’uomo non si era rassegnato alla fine della storia con la ex e non accettava l’idea che non volesse più tornare da lui.
Così ha iniziato a bersagliarla di messaggi, appostamenti, aggressioni e pedinamenti, un vero e proprio stillicidio di vessazioni quotidiane. “Io non le darò pace”, diceva lui ai familiari della vittima. “Ti rovino – tanto so dove abiti”, era ciò che la vittima si sentiva ripetere sempre più spesso.
Gli ultimi giorni sono stati un vero e proprio calvario. L’uomo, dopo aver incrociato l’auto della donna su strada, l’ha seguita fino a casa e, scendendo dal mezzo, ha colpito la sua auto.
Dopo un iniziale allontanamento, ha poi raggiunto la donna fino al garage di casa e cercato di aggredirla, urlandole “Ti rovino – apri lo sportello. So nome e cognome e indirizzo”.
La vittima, per sottrarsi al contatto fisico, s’è rifugiata in auto, ha chiamato la Polizia, fino a quando lui si è allontanato.
Ma i poliziotti e le poliziotte della Mobile erano già sulle sue tracce e l’hanno atteso vicino casa.
Resosi conto di essere braccato, l’uomo è fuggito in una zona boschiva con la sua moto ma, dopo un breve inseguimento, è stato arrestato e portato presso il suo domicilio.
B.A, dopo che la Squadra Mobile lo ha lasciato in casa, agli arresti domiciliari, ha continuato però a minacciare di tornare da lei.
Trascorsi pochi minuti, infatti, in sella alla sua moto, prima è tornato sotto casa della donna e poi l’ha tempestata di chiamate.
Gli investigatori sono quindi tornati a casa sua e, una volta accertata la violazione, lo hanno denunciato per evasione.
Dopo l’aggravamento della misura cautelare, B.A. è stato condotto pertanto nel carcere cittadino di Santo Spirito.
Siena, 17 maggio 2019