Ieri sera un quarantenne, già noto alle Forze dell'Ordine per episodi analoghi, chiama il 113 e, sotto falso nome, dice di aver ucciso nel
pomeriggio la fidanzata.
Arricchisce anche il racconto di particolari, dicendo di essere andato a prenderla sul luogo di lavoro, di averla accompagnata a casa, di aver
litigato animatamente con lei durante il tragitto, di averla uccisa a coltellate e di aver scaricato il corpo in un parcheggio.
Quando si cerca di fargli qualche domanda, però, riaggancia il telefono.
Immediati accertamenti permettono di identificare l'autore della telefonata ed accertare che la fidanzata era rientrata regolarmente a casa.
Il mitomane viene quindi prelevato dal personale della Squadra Mobile e della Squadra Volante, e denunciato per simulazione di reato.
Automobile in fiamme
E' stata segnalata al 113, nel tardo pomeriggio di ieri, un'autovettura in fiamme.
Il veicolo, di piccola cilindrata, parcheggiato da alcuni giorni in Via Martiri della Deportazione in attesa di manutenzione, è andato
completamente bruciato.
Il rogo si è propagato anche su alcune autovetture circostanti, danneggiandole solo in parte.
Preziosa la prontezza di una signora che ha notato, mentre cercava un parcheggio, del fumo all'interno dell'abitacolo e una piccola fiammella a
terra sotto la scocca della vettura, ed ha subito avvisato i Vigili del Fuoco.
Cause del rogo sembrerebbero da attribuirsi ad origini dolose.
L'intervento sul posto della Polizia Scientifica ed i loro rilievi permetteranno di approfondire le indagini.
Chiama il 113 e dice: ho ucciso la mia fidanzata
03/01/2011