Nell’ambito della costante attività di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, da inizio anno ad oggi, il Questore di Savona ha emesso in totale 30 provvedimenti di Ammonimento: 21 per violenza domestica e 8 per atti persecutori.
In base alle nuove disposizioni entrate in vigore con il c.d. “Decreto Caivano” è stato emesso un provvedimento di ammonimento di un minore per atti di bullismo nei confronti di un coetaneo, primo caso di questa tipologia di ammonimenti emesso a Savona.
I dati completi sugli ammonimenti e su tutti i provvedimenti di prevenzione emessi dal Questore, verranno comunicati in occasione del 172° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato il prossimo 10 aprile.
L’Ammonimento è un provvedimento di prevenzione che - in caso di violenza in famiglia, stalking e anche in caso di bullismo o cyberbullismo - ha lo scopo di richiamare la persona che compie atti persecutori e/o violenti, affinché interrompa la propria condotta ed evitare che questi comportamenti, degenerando, possano determinare l’attivazione di un’azione penale.
In base agli accordi sottoscritti con il Protocollo Zeus, quando viene notificato un ammonimento per violenza domestica o stalking, il soggetto ammonito viene avviato ad un percorso trattamentale, per sua natura facoltativo. Nel primo trimestre dell’anno, 29 persone sono state invitate a seguire questo percorso presso il “CIPM - Centro Italiano per la Promozione della Mediazione” di Albenga con cui è stato sottoscritto il protocollo. Di queste 29, solo 2 persone non stanno seguendo gli incontri previsti, queste ultime verranno comunque attentamente monitorate.
Gli incontri con gli specialisti del CIPM permettono al soggetto maltrattante di prendere consapevolezza della propria condotta e modificare di conseguenza i propri comportamenti. Grazie anche alla tempestività con cui viene fissato il primo appuntamento, nel corso della notifica dell’ammonimento, attualmente non risultano casi di recidiva negli episodi di violenza o persecutori tra le persone che hanno seguito il percorso.
Sempre nell’ottica di attuare una costante prevenzione all’escalation dei reati in materia di violenza di genere, sono stati emessi 3 “D.A.P.O. – Divieto di Avvicinamento alla Persona Offesa” e un’ordinanza di custodia cautelare.
Una volta emesso il D.A.P.O. il destinatario non potrà avvicinarsi a luoghi determinati abitualmente frequentati dalla persona offesa o dovrà comunque mantenere una certa distanza da quest’ultima. Per controllare che le misure applicate vengano costantemente rispettate le Forze dell’Ordine possono ricorrere all’utilizzo di strumenti tecnici o mezzi elettronici (cosiddetti braccialetti elettronici).