Nell’ottica della costante attenzione alla prevenzione dei reati e al contrasto della violenza di genere attuata costantemente dal Questore di Savona, la Polizia di Stato ha realizzato ed incrementato, in questa settimana appena trascorsa, i quotidiani servizi di controllo del territorio che hanno visto impegnati, oltre i poliziotti delle Volanti, del Commissariato di Alassio e della Divisione Polizia Amministrativa, anche personale del Reparto Prevenzione Crimine “Liguria” di Genova specializzato in controllo del territorio.
Nel corso dei vari posti di controllo realizzati dalle Volanti della Questura e del Commissariato di Alassio - da lunedì 29 gennaio a domenica 4 febbraio - sono stati controllati 580 veicoli e identificate oltre 1.400 persone, più di una decina gli esercizi pubblici controllati.
Complessivamente, l’attività della Polizia di Stato in Provincia, con tutte le sue articolazioni e Specialità, ha realizzato oltre ottocento controlli a veicoli, più di duemila sono state le persone identificate e dieci quelle denunciate all’Autorità Giudiziaria.
Sempre sul fronte della prevenzione, nella settimana appena trascorsa, il Questore ha emesso cinque provvedimenti di ammonimento per violenza domestica, tutti notificati dai poliziotti della Divisione Anticrimine.
Tra gli strumenti previsti dalla legge per arginare il fenomeno dello stalking e della violenza in famiglia, infatti, riveste un ruolo fondamentale l’Ammonimento del Questore, provvedimento particolarmente efficace per bloccare l’escalation di violenza che troppo spesso conduce dai maltrattamenti ad ulteriori tragiche derive.
L’ammonimento ha lo scopo di “richiamare” la persona che compie atti persecutori o violenti, affinché interrompa la propria attività molesta prima di andare incontro ad un peggioramento che renda inevitabile l’attivazione di un’azione penale.
Il soggetto “ammonito” viene convocato dal Questore per un richiamo verbale e dissuaso dal compiere ulteriori condotte dannose e persecutorie. A Savona, in cui è attivo il protocollo Zeus, il soggetto viene invitato ad iniziare un percorso trattamentale attraverso centri specializzati nel recupero di soggetti maltrattanti. Questo percorso gli permetterà di prendere coscienza della sua condotta e modificare i propri comportamenti. I dati dimostrano che questa strada potrà evitare in futuro al destinatario dell’ammonimento recidive nei comportamenti violenti, tutelando così la sicurezza della vittima.